Teatro comunale di Frosinone, parla Ottaviani

Il sindaco di Frosinone chiarisce le problematiche che rendono impossibile l’attuazione del progetto

Teatro o non teatro, questo è il problema, il sindaco Ottaviani interpellato dal QDL fa luce sulle problematiche che rendono impossibile l'attuazione del progetto del teatro comunale nella zona del casaleno.

In data 30 settembre 2011 è stata fatta l'inaugurazione della posa della prima pietra con ospiti d'eccezione Gigi Proietti e Carla Fracci, solo che anziché farla al Casaleno dove il teatro sarebbe dovuto nascere, è stata fatta presso il multisala Sisto che nulla ha a che fare con la città di Frosinone non essendo un luogo istituzionale. Questa è la prima incongruenza, ma passiamo oltre.

Il costo della struttura era di €. 11.000.000, dei quali 6.500.000 erano a carico di un finanziamento regionale e 5.000.000 a carico del comune di Frosinone. Facendo un minuzioso controllo ci si è resi conto che nei bilanci della vecchia amministrazione non risulta alcun impegno di spesa di 5.000.000 di euro, inoltre sempre la vecchia amministrazione aveva richiesto ed ottenuto un mutuo di 700.000 euro dalla cassa depositi e prestiti per l'inizio lavori, ma gli stessi non è dato sapere che fine abbiano fatto. Purtroppo non finisce qui, dei 6.500.000 euro di finanziamento la regione aveva messo a disposizione solo 1.500.000 euro.

Passiamo ora a discutere dell'area dove sarebbe dovuto nascere il teatro, la stessa non era interamente del comune, la parte centrale, quella dove doveva sorgere il cuore della struttura è di diversi proprietari che ne contendono la divisione ereditaria, per non parlare del fatto che non vi è nessun progetto di variante urbanistica.

Il comune, afferma il sindaco Ottaviani, ha ereditato una situazione economica disastrosa, e, trovare 5.000.000 di euro per un progetto del genere era e sarà al momento impossibile.

Passiamo ora all'acquisto del teatro Vittoria, ha avuto un costo di 70.000 euro, ed è intenzione dell'amministrazione di affidarlo a un gruppo di privati per la ristrutturazione e la relativa gestione o, ristrutturarlo mediante un finanziamento e cederlo comunque in gestione a professionisti del settore.
Dare vita al teatro Vittoria che raccoglie una platea di 350 posti circa vuol dire ridare vigore al centro storico della città. Moltissime attività commerciali hanno chiuso ed altre sono in grave crisi. portare nel cuore della città un teatro vuol dire ridare vigore al centro storico.

Chiudiamo con un gesto di sensibilità della nuova amministrazione nei confronti della cultura e del sociale ossia il progetto SOLIDIAMO che prevede la decurtazione del 50% delle indennità mensili del sindaco e assessori, tale decurtazione sarà finalizzata al finanziamento di progetti sociali presentati da giovani, anziani e disoccupati.

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