Università e borse di studio: la battaglia per l’accesso allo Studio

“I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”

"I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi".
Non si tratta di una normale citazione e nemmeno di una frase a effetto. Questa frase è contenuta all’interno dell’articolo numero 34 della Costituzione Italiana e il suo significato è chiaro e bello al tempo stesso: il Paese si prenderà cura dei suoi figli talentuosi, capaci e meritevoli che per motivi sociali ed economici non potrebbero avere un accesso ai gradi più alti dell’istruzione.

Ma è davvero così che vanno oggi le cose in Italia? Quanto pesa la borsa di studio sulla carriera universitaria di una matricola al primo anno, a basso reddito?

Questa ultima domanda se l’è posta Il Messaggero che, in un articolo comparso sul quotidiano romano a fine settembre, ha tentato di fotografare la – non troppo felice – situazione italiana relativa all’accesso allo studio e al conseguimento di un titolo di studio universitario.

Secondo una ricerca condotta da Banca d’Italia il tasso di abbandono dell'università per gli studenti a basso reddito passa dal 7% al 10% in conseguenza del mancato ricevimento di una sovvenzione. L'effetto è maggiore per gli studenti residenti al Sud. Secondo il Consiglio nazionale degli studenti universitari per l'anno accademico 2016/2017, sono circa 7500 gli studenti che avrebbero dovuto ricevere sovvenzioni ma non le hanno avute perché non ci sono fondi a sufficienza. Circa il 5% degli aventi diritto. E non sono pochi visto che la borsa diventa importante – se non in alcuni casi la conditio sine qua non – per portare avanti (e concludere) l'intera carriera universitaria.

Diritto allo Studio: l’iniziativa dell’Università Niccolò Cusano

Che fare allora? A febbraio a Roma all’interno del Campus Universitario Niccolò Cusano si apriranno le domande i Click Days 2019. Si tratta di un’iniziativa riservata ai diplomandi di Roma e dei comuni limitrofi che mette in palio ben sessanta borse di studio universitarie. Le domande possono essere inviate dalle ore 16:00 del 18 febbraio alle ore 24 del 28 febbraio 2019.

È una lodevole iniziativa dell‘ateneo che offre la possibilità di ottenere borse di studio per l’iscrizione a un corso di laurea consentendo l’esonero dal pagamento della retta universitaria per l’anno accademico 2019/2020 e per i quattro anni accademici successivi. La borsa di studio Unicusano permette ai vincitori di usufruire anche di una serie di servizi disponibili presso il campus capitolino, come il corso di inglese intensivo, la partecipazione a workshop e seminari, attività ricreative, palestra, mensa e bar e servizio navetta. Come fare? Tutti gli interessati potranno compilare la domanda online e reperire maggiori informazioni sul sito www.unicusano.it.

Tra i corsi che apriranno le proprie porte ai borsisti ci sono la Laurea triennale in Economia aziendale e Management, il Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, il corso di Laurea triennale in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali, il Corso di Laurea triennale in Ingegneria Civile, Meccanica, Elettronica, Gestionale e tanti altri.

Una volta ottenuta la borsa di studio, sarà necessario rispettare alcuni obblighi come la frequenza alle lezioni (il limite di assenze è pari al 30%), il superamento di tutti gli esami, la partecipazione attiva a corsi di formazione, workshop, convegni, seminari o altre attività poste in essere dall’Ateneo.

L’Unicusano, per il 6° anno consecutivo, crede ed investe nel capitale umano del futuro offrendo a costo zero una borsa di studio dal valore complessivo di 18mila euro e dando ossigeno a quell’articolo 34 della Costituzione citato qualche riga sopra che tutela e garantisce la formazione della classe dirigente e innovatrice di domani.

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