Valmontone 1921: l’ex Roma Odoacre Chierico nuovo direttore tecnico

Vincitore dello Scudetto della Roma di Liedholm, pronto a una nuova avventura: “Contento di essere qui in una società importante e che ha voglia di crescere”. La sua carriera

Odoacre Chierico al Valmontone 1921

Odoacre Chierico al Valmontone 1921

Una nuova figura di peso per il Valmontone 1921, squadra che milita nel girone A di Eccellenza. La società ha annunciato l’arrivo di Odoacre Chierico. L’ex centrocampista della Roma di Nils Liedholm, vincitrice dello storico secondo Scudetto nella stagione 1982-1983, porterà la sua esperienza al Valmontone 1921, che attualmente è a metà classifica nel campionato di Eccellenza.

Il comunicato del club

Questo il comunicato rilasciato dal club valmontonese:

La società Valmontone 1921 è felice di annunciare l’arrivo di Odoacre Chierico come nuovo direttore tecnico. Nella giornata di oggi ha avuto un primo colloquio con squadra, allenatore e direttore sportivo. Ecco le sue prime parole: “Sono contento di essere qui in una società solida, importante e che ha voglia di crescere”.

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Pubblicato da Valmontone 1921 su Mercoledì 13 dicembre 2023

La carriera di Odoacre Chierico

Classe 1959, da 45 anni nel mondo del calcio, Odoacre Chierico ha sempre avuto Roma e la Roma nel destino. Proprio allo Stadio Olimpico fece il suo esordio in Serie A, a soli 18 anni, il 26 febbraio 1978, ma con la maglia dell’Inter in una partita contro la Lazio. In maglia nerazzurra giocò due stagioni con 27 presenze, una rete e la Coppa Italia vinta nel 1977-1978 prima di cambiare squadra ma non colori.

Al Pisa, in Serie B, si affermò definitivamente: visse due stagioni da protagonista con 64 presenze e 7 gol. Così arrivò la chiamata della Roma nell’estate del 1981. Era la Roma di Dino Viola al comando e Nils Liedholm in panchina, tra le più forti della storia, protagonista assoluta in Italia e anche in Europa. Fu il dodicesimo uomo della Roma dello Scudetto al suo secondo anno in maglia giallorossa e finalista di Coppa Campioni l’anno successivo. Chiamato “il gemello rosso di Bruno Conti“, coniò il soprannome di Principe a Giuseppe Giannini e in 4 anni collezionò 119 presenze e 10 gol.

Venuto meno il ruolo da protagonista con in panchina Sven-Göran Eriksson, nell’estate del 1985 lascia la Roma (scelta di cui si pentì successivamente) per andare all’Udinese, orfana quell’anno di Zico. Per tre stagioni giocò con regolarità ma visse l’esperienza della retrocessione a causa dei 9 punti di penalizzazione inflitti per il coinvolgimento nello scandalo del Totonero-bis.

Torna in Serie A con altre due maglie bianconere, quella del Cesena (’88-’89) e dell’Ascoli (’89-’90) prima di passare al Barletta e al Gubbio, dove chiude la carriera da calciatore nel 1992: una carriera fatta di oltre 350 presenze tra i professionisti, di cui 176 (con 10 reti) in Serie A, vincendo uno Scudetto e due Coppe Italia.

Terminata la carriera da calciatore, inizia quella da allenatore in diverse squadre laziali dilettantistiche: dall’Astrea al Guidonia fino al Pomezia. Nel 2015 è collaboratore tecnico nella Primavera della Roma prima di questa nuova sfida come direttore tecnico al Valmontone 1921.