Valmontone, cala il sipario sulle Cantine: boom di presenze

La manifestazione, dopo tre giorni all’insegna del bel tempo, ha registrato 7 mila presenze

Boom di presenze alla manifestazione “Le Cantine a Valmontone 2018”. L’evento, che ha chiuso i battenti ieri sera, domenica 27 maggio, dopo tre giorni all’insegna del bel tempo, ha registrato all’incirca 7mila presenze. Un risultato strepitoso che fotografa il successo di un evento reso possibile grazie al lavoro svolto dalla collaborazione tra le associazioni A Suon di Vino, Miseria e Nobiltà, Gli Amici del Teatro e Drink and Eats, che si sono dimostrati una grande squadra. Uno dei principali meriti è stato quello di migliorare i già ottimi standard di servizi: la pulizia, nonostante le migliaia di visitatori che sono riversati nel centro storico, ma anche alla sicurezza garantita dalla Forze dell’Ordine e dal plotone di volontari della locale Protezione Civile e dal locale Comitato della Croce Rossa.

Tra un piatto tipico e un bicchiere di vino, la musica. Applausi scroscianti per gli Alla Bua, il gruppo nato dalle esperienze più tradizionali della cultura musicale salentina, nella serata di venerdì 25 maggio. Dalle ronde della storica festa di San Rocco a Torrepaduli, alle notti itineranti del canto a Santu Lazzaru, alle tipiche feste nelle corti: Alla Bua, che in gergo significa medicina alternativa, o altra cura, ispira l'animo e il suono del gruppo; una cura a suon di pizzica-pizzica, danza forte, calda e liberatoria.

Sabato 26 maggio è stata la volta gli applausi sono andati al Reggae Circus di Adriano Bono, l'unico spettacolo al mondo che unisce musica reggae dal vivo e arte circense. Il motore dello spettacolo è stato rappresentato dal live-act della resident band Torpedo Sound Machine, una formidabile macchina del suono che è stata in grado di sonorizzare ogni tipo di intervento artistico. Così, tra nuove canzoni scritte ad hoc per lo show e vecchi classici del repertorio di Adriano Bono, il pubblico si è ritrovato improvvisamente ad ammirare il numero di uno sputafuoco sul palco, o un numero di giocoleria, clownerie di ogni genere, una banda marciante che irrompe nel cuore della piazza in mezzo al pubblico, acrobazie sopra o sotto il palco e quant'altro, in un susseguirsi vorticoso di numeri musicali e di arte varia che hanno lasciato gli spettatori con la bocca aperta per lo stupore e in continua fibrillazione.

Domenica 27 maggio è stata la volta dei Sbrock – a – Billy e i Turbolenti con il rock’n roll da Frosinone. Non sono mancati gli stornellatori e il gruppo dei Malamurga in giro per il centro storico. 

Scende il sipario sull'edizione 2018 ma si pensa già a quella futura: l'8ava, “Che facete no venete?”.

Foto di Bruno Pantaloni Pantaphoto

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