Venezia d’inverno: cosa fare e vedere

È forse una delle stagioni più autentiche in cui visitare la città, quando il fenomeno dell’acqua alta offre per i più avventurosi un’immagine unica

Può capitare, e vale la pena che accada di ritrovarsi durante un giro a Venezia in inverno nei pressi del Monastero di san Giorgio Maggiore sull’isola omonima. Di per sé un luogo magico, colmo di pace e tranquillità dove, tempo permettendo, avrete la possibilità di ammirare uno dei tramonti più belli di Venezia. Poco prima del tramonto il sole inizia a scendere dietro l’inconfondibile silhouette del Palazzo Ducale e tutto sembra possibile e misterioso così come lo è Venezia in inverno.

È forse una delle stagioni più autentiche in cui visitare la città, quando il fenomeno dell’acqua alta offre per i più avventurosi un’immagine unica delle Serenissima. Un po’ di disagio, ma non è forse questo a far parte di un viaggio in una città che sull’acqua a costruito la propria fortuna?

Il capoluogo veneto è facilmente raggiungibile dal Lazio con frequenti treni ad alta velocità che collegano la stazione di Roma Termini a Venezia Santa Lucia in poco meno di quattro ore. Per chi decidesse di risparmiare tempo e in certi casi anche denaro, può contare sui collegamenti aerei gestiti anche da Alitalia che vi porteranno all'aeroporto Marco Polo di Venezia in poco più di un’ora.

Una volta giunti in città e posate le valige in albergo vale la pena concedersi qualche ora per vagabondare tra i vicoli e lungo i canali di Venezia. È il modo migliore per avvicinarsi alla città lasciando che siano i suoi stessi edifici, gli scorci panoramici e i tanti locali caratteristici a suggerivi il percorso.

Potreste così scoprire la Libreria Acqua Alta in uno stretto vicolo non lontano dalla bella piazza di Santa Maria Formosa dove alla fine del XV secolo iniziò la costruzione di quella che è considerata una delle più belle chiese della laguna.

Quello che più colpisce una volta entrati in questo paradiso dei libri è l'allestimento studiato dal proprietario in vista dei mesi in cui l'acqua alta entra nelle stanze. Strutture galleggianti per proteggere le preziose pagine e facilitare la consultazione a clienti e curiosi.

Una breve passeggiata ci conduce all’attraversamento di uno degli ultimi ponti rimasti a Venezia privo di parapetto: il ponte del Chiodo. Dal punto di vista architettonico sono senza dubbio ben più conosciuti il Ponte di Rialto, il Ponte della Costituzione realizzato dall’archistar Calatrava o il Ponte dei Sospiri, ma resta il fascino di una struttura antica che conserva ancora le caratteristiche uniche di quanto è stato realizzato.

Verso nord in zona Cannareggio incontriamo il palazzo di Ca' Vendramin Calergi, splendido edifico impreziosito dalla raffinata facciata in stile rinascimentale che fu residenza di dogi, nonché ultima abitazione di Richard Wagner. Nelle sue sale ospita il famoso Casinò di Venezia, la più antica casa da gioco del mondo, inaugurata nel 1638 e un tempo conosciuta come Ridotto. È con questo termine che venivano indicati i locali adibiti al gioco e all’intrattenimento che col tempo si sono evoluti sbarcando ai giorni nostri negli spazi ditali di piattaforme online come Unibet che rappresentano la nuova frontiera del gaming; sia per varietà di giochi proposti da quelli tradizionali come la roulette a formule più innovative come il blackjack multi-hand, ma anche dal punto di vista tecnologico con esperienze dal vivo estremamente realistiche.

Un’evoluzione che non ha mancato di abbracciare la stessa Venezia dove uno dei più eclettici personaggi della città, Giacomo Casanova, rivive con le sue avventure e rocambolesche fughe nello spazio virtuale e immersivo del Casanova Museum & Experience. Ospitato nelle raffinate sale di Palazzo Papafava è l’occasione per conoscere da un punto di vista originale e seguendo una narrazione particolarmente coinvolgente, la vita del celebre artista, scrittore e seduttore. E anche per trascorrere qualche ora al caldo prima di rimetterci in marcia e dare un’occhiata a quello che propone Venezia in inverno.

Per chi è alla ricerca di un itinerario insolito il laboratorio artigianale di maschere in Ca’ Macana è lo spazio ideale dove ammirare le splendide creazioni dei maestri che hanno realizzato le maschere per il capolavoro di Stanley Kubrick “Eyes Wide Shut”. Organizzano anche laboratori per apprendere qualche segreto della costruzione di questi splendidi oggetti.

Altrettanto affascinante, un vero e proprio salto indietro nel tempo, è una visita allo Squero di San Trovaso. Con questo termine venivano indicati un tempo i cantieri per la costruzione delle navi di piccole dimensioni, come le gondole e quello situato lungo il rivo di San Trovaso è uno dei più antichi ancora in funzione. La location suggestiva e la singolarità della struttura, la cui architettura richiama alla mente una tipica casa di montagna, ne fanno un luogo da non perdere per una visita alternativa di Venezia in inverno.

 

 

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