Viterbo, blitz dei Carabinieri e 22 arresti

L’operazione è stata condotta dal Comando Provinciale di Reggio Calabria

Un’autostrada lunga circa 800 km, quella che collega Gioia Tauro a Viterbo.
Un percorso di circa 8 ore, quello che collega gli affari della ‘ndrangheta tra il Sud Italia e il Centro.
La mafia calabrese, infatti, da anni ormai opera in tutta Italia. Ha esteso le sue basi, e i suoi bracci destri si allungano fino ai bacini dei porti internazionali. Passando anche per Viterbo.

Proprio qui, infatti, la ‘ndrangheta riciclava il denaro sporco provento degli affari delle famiglie calabresi.
E stamattina è stata emessa un'ordinanza per associazione di tipo mafioso, concorso in riciclaggio e impiego di denaro di provenienza illecita e detenzione illegale di armi. Il tutto con l'aggravante delle finalità mafiose ex art 416 bis del Codice penale.

L’operazione dei Carabinieri, condotta dal Comando provinciale di Reggio Calabria, avviata nel 2009, è ancora in corso.
Per ora, sono 22 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, per 22 presunti appartenenti alla cosca loca di Gallicianò, che opera nell’hinterland di Reggio Calabria, ma anche a Viterbo.

Sono in tutto 6 le aziende sequestrate dai Carabinieri di Reggio Calabria, per un totale di circa 20 milioni di euro.

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