Viterbo, malore in casa: viene trovato morto settimane dopo

Nessuno ha cercato l’uomo nelle ultime settimane, ed è stato un vicino di casa a chiamare i soccorsi a causa dell’odore

Ambulanza

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Si chiamava Tullio, settant’anni da compiere il prossimo maggio, e si era trasferito nella città di Viterbo circa un anno e mezzo fa. Cercava pace dopo una vita nel caos della Capitale. L’uomo, purtroppo è stato ritrovato senza vita ieri ma la sua morte risalirebbe a settimane addietro.

Nessuno ha cercato l’uomo nelle ultime settimane, ed è stato un vicino di casa a chiamare i soccorsi a causa dell’odore che scaturiva dall’appartamento.

Un uomo solitario

Tullio O. da un anno e mezzo era arrivato in città a cercare la pace e la tranquillità che non aveva avuto nella Capitale. Voleva godersi la pensione tra le vie di Viterbo ma le cose non sono andate come sperava.

Un malore, che risalirebbe ad almeno tre settimane fa, ha stroncato la vita dell’uomo. Descritto come un solitario, aveva problemi ad una gamba che non gli permettevano di fare lunghe passeggiate e che preferiva restare spesso in casa.

Il ritrovamento

A trovare il corpo dell’uomo, intorno alle 14:00 di domenica, i vigili del fuoco e gli agenti di polizia. Sul posto anche la scientifica per i rilievi sul corpo e sull’abitazione. Dalle indagini, pare che la vittima sia morta per cause naturali.

A far scattare l’allarme un vicino di casa, sentendo un odore molto forte provenire dall’appartamento accanto, dove appunto Tullio O. viveva da solo. Dopo l’allerta, ci sono voluti pochi minuti per sfondare la porta e fare la macabra scoperta. L’uomo era riverso sul pavimento in avanzato stato di decomposizione.

Fa riflettere come, nessuno oltre il vicino attirato dall’odore, si sia preoccupato per settimane del silenzio dell’uomo. Non un parente o un amico che abbia provato senza successo a contattare Tullio O. e che si sia allarmato da un silenzio così prolungato.

Pare, dalle voci che circolano, che i baristi del locale che l’uomo frequentava quando usciva di casa, avessero chiesto ai condomini di sincerarsi delle condizioni del loro cliente che da giorni non si faceva vedere. Evidentemente gli inviti sono caduti nel vuoto.