A Valmontone il super ego dei candidati

Alla faccia della crisi anche i candidati consiglieri stampano manifesti con la loro faccia e aprono sedi

Una campagna elettorale senza precedenti. Domenica 19 maggio, Fiera di Pentecoste, le strade di Valmontone sono intasate da vele pubblicitarie con le formazioni delle liste che partecipano alle prossime amministrative. Non si era mai visto nulla del genere, ci sono dappertutto gigantografie dei candidati e non solo i candidati sindaco ma parliamo di molti candidati consiglieri che hanno aperto anche le proprie sedi elettorali.

Sembra che l'aria di crisi che avvertono anche i mercati internazionali non intimorisca minimamente i concorrenti alle comunali di Valmontone. Come si spiega questa foga di partecipazione e la smania di essere eletti nel periodo probabilmente meno stimolante per chi si appresta a fare il politico: tagli negli stipendi, già molto bassi per gli amministratori locali; tagli nei privilegi, ormai quasi inesistenti per gli amministratori locali; tagli nelle concessioni e ai rimborsi più o meno leciti che venivano permessi a chi si allontanava dal lavoro per fare attività politica. Così mentre ci si immaginava una tornata elettorale la più depressa degli ultimi anni, qui a Valmontone tutto è eccessivo.

E allora rimane una sola spiegazione a tanta euforia e allo sfoggio di faccioni e sedi elettorali: la vanità. Il super ego alle stelle, un'autostima inverosimile.

Naturalmente ci sono delle eccezioni, osservate con cura.

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