Pubblicato il
Arriva Ferragosto e porta cattivi pensieri ed elezioni anticipate
Una valanga e più di liste di partito, frattaglie di spezzatino misto, carne o poltiglia da cuocere a fuoco lento per rendere morbida o almeno consumabile una suola di scarpe: questa è oggi la nostra politica, cinquanta e passa giorni prima delle elezioni più calde e “scotte” come un bollito della storia repubblicana.
Elezioni anticipate del 25 settembre
Nel Paese effettivamente del sole e della siccità, ma dove le fontanelle perdono acqua o sono lasciate aperte a consumarsi, e le condutture colabrodi come fiumi di ricordi di brava gente che alla fila del supermercato ti spalanca il cuore raccontando gli anni difficili e di privazione del collegio, dopo aver perso papà e poi mamma.
Perché gli italiani sono sinceri, compagnoni, hanno l’animo generoso e gentile, e ad agosto si conciano col vestito buono, vanno alle fiere di paese e si ubriacano con salsicce, porchetta e fiumi di birra. Mentre la banda del paese intona le note più malinconiche che ti rimandano a Don Camillo e Peppone e restiamo indietro di millenni.
L’Italia della Provincia
Questa è l’Italia di provincia che in estate spesso tratta il turista come l’invasore o che impiega bengalesi (spesso in nero) o laboriosi polacchi perché il giovane italiano vuole libero il fine settimana e comunque sia il giovane italiano ha la paghetta di mamma e papà che a loro volta vivono a ridosso dei nonni con la pensione buona.
L’Italia dei supplì, della pizza fritta e delle melanzane alla parmigiana, che rifiuta la carta perché 3 Euro sono troppo pochi per accettarla e che quando poi le porti i 3 Euro (in contante) non ti dà la ricevuta, perché è finita la carta.
Pizza, le 50 migliori d’Italia, Briatore escluso: “La mia è di lusso, mi sarei fatto depennare”
Ferragosto al completo
Chi non ha chiamato in tempo, almeno il mese scorso, troverà i ristoranti già tutti pieni. Benzina, gpl e diesel alle stelle come le prenotazioni per il pranzo di Ferragosto…
Avanti, coraggio, insieme, uniti, stellati, democratici o sovranisti: l’Italia resta il Paese più bello al mondo, anche se sulle Dolomiti dicono che non ci sia confronto su prezzo e accoglienza tra le strutture ricettive austriache e quelle italiane. Arrivano i nostri si lamentano che il POS nei rifugi montani, spesso non prende. La connessione manca come la carta. Quindi consigliano di portarsi appresso il contante…
Condividi questa notizia per primo
Sostieni il nostro giornalismo