Bruxelles chiede modifiche a restrizioni sperimentazioni animali

LAV: “Ci opporremo con tutti i mezzi non violenti possibili”

“Se vogliono far riaprire allevamenti come Green Hill ci opporremo con tutta l’Italia civile e tutti i mezzi non violenti possibili”. La LAV ci va giù pesante contro le nuove indicazioni (leggasi imposizioni) che arrivano al Governo italiano dalla Commissione di Bruxelles.

Il fantasma di Green Hill, macabro sito noto per l’allevamento di animali destinati alla “sperimentazione”, vaga ancora nei ricordi di tutti coloro che avevano lottato per denunciarne l’attività, prima, e favorirne la chiusura, poi. Le immagini della liberazione dei cuccioli di razza beagle avevano fatto il giro del mondo e, da allora, la tensione (della gente) e l’attenzione (dei media) avevano cominciato a spegnersi.

“Il Governo, dichiara il presidente LAV Felicetti,  non ceda all’imposizione di Bruxelles sulla vivisezione che chiede di poter rilegittimare l’allevamento di cani beagle per la sperimentazione come il pluricondannato Grenn Hill. Il ministro della Salute non si rimangi, a distanza di tre anni, la firma sulla Legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale”.

Ipotesi, quella di Felicetti, già suffragata dalla scellerata decisione presa ieri, dal Senato sul tema della proroga  dei test sugli animali approvata per altri tre anni e che prevede test di droghe, alcol e tabacco.

Nel frattempo, e a seguito della decisione del Senato di ieri, la Lav ha previsto giornate di informazione e sostegno per tutte quelle aziende che non testano i loro prodotti su animali e che si terranno nel periodo a cavallo tra il marzo e aprile prossimi.

Info su www.lav.it

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