Calcio: La Germania e il Brasile favorite per il mondiale 2018

Mancano solamente undici mesi all’appuntamento calcistico più importante e prestigioso di sempre, il campionato mondiale per nazioni

Mancano solamente undici mesi all’appuntamento calcistico più importante e prestigioso di sempre, ossia il campionato mondiale per nazioni, e in molti hanno già iniziato a prepararsi per conoscere le modalità di seguimento e di aggiornamento costante della manifestazione. Quella che sarà la ventunesima edizione del mondiale per nazionali di calcio associate alla FIFA avrà luogo in Russia dal 14 giugno al 15 luglio 2018. La designazione dell’ex paese sovietico come organizzatore fu presa dal Comitato Esecutivo della FIFA il 2 dicembre 2010 insieme a quella di affidare l’organizzazione del mondiale 2022 al Qatar. Sarà per la prima volta che un paese dell’europa orientale sarà padrone di casa in questo tipo di evento. La Confederations Cup, che si è disputata questa estate e ha visto trionfare la Germania, è stata il giusto aperitivo del mondiale e ha fatto capire che, nonostante si debbano ancora portare a termine alcuni lavori, la Russia ha approntato delle strutture importanti e adeguati ad ospitare partite di livello e, soprattutto, milioni di persone che la visiteranno durante l’evento dell’estate prossima. Saranno in totale dodici gli stadi che ospiteranno le 64 partite del mondiale.

Con ancora varie nazionali che devono staccare il biglietto per la qualificazione al mondiale, sono già stati pubblicati i principali pronostici da parte dei bookmaker riguardo le squadre favorite alla conquista del tanto ambito premio. I nomi sono i soliti e si tratta di nazionali europee o sudamericane, ossia di entità affiliate alla FIFA o alla CONMEBOL. Nonostante si giochi in Russia, i padroni di casa non rientrano assolutamente tra le favorite per alzare al cielo la Coppa, anche se la quota a 28 che pagherebbe un loro eventuale trionfo è la stessa della Colombia, una delle nazionali più virtuose degli ultimi anni, che nel mondiale scorso fu eliminato in modo rocambolesco dal Brasile padrone di casa. Ovviamente i ‘carioca’ si profilano come una delle squadre più attrezzate per vincere il trofeo, nonostante abbiano attraversato una crisi importante negli ultimi anni, proprio dopo la terribile sconfitta in casa nella semifinale dello scorso mondiale per 1-7 contro la Germania. Ma l’arrivo del nuovo tecnico Tité, che ha sostituito un abulico Carlos Dunga, ha portato linfa nuova ai brasiliani i quali, anche grazie alla definitiva esplosione di Neymar, hanno ritrovato la concretezza e l’allegria necessaria per rialzare la testa e per inanellare otto vittorie consecutive nella fase di qualificazione al mondiale. La presenza combinata di elementi di esperienza come Alves e Miranda e di giovani in rampa di lancio come Coutinho e Gabriel Jesus ha permesso a Tité di trovare la formula magica per risollevare le sorti della nazionale più titolata al mondo.

Come conseguenza di questo exploit i verdeoro si sono già qualificati all’appuntamento russo dell’estate prossima come primi in classifica, facendo capire al mondo calcistico intero che sono tornati e sbandierando fieramente la loro candidatura al titolo. Il Brasile, è infatti indicato come la seconda squadra favorita dai bookmaker, con una quota di 9 rispetto alla puntata effettuata.

Davanti al Brasile si trova invece la Germania di Joachim Löw, che negli ultimi anni ha effettuato un lavoro certosino, coadiuvato anche in maniera efficace dall’ottima federazione tedesca, per avere una serie di alternative da prendere in considerazione al momento di effettuare le convocazioni. Partendo dal lavoro sulle giovanili, il tecnico teutonico ha sublimato il tutto convocando per la Confederations appena finita una serie di calciatori giovani per fargli fare esperienza, lasciando a casa elementi come Neuer, Özil, Müller e Hummels. La vittoria della Confederations 2017, che nonostante non abbia il prestigio di un mondiale o di un europeo è comunque una competizione di livello, ha confermato che la Germania ha a disposizione un arsenale di tutto rispetto e che Löw avrà l’imbarazzo della scelta al momento di selezionare i 23 per l’appuntamento mondiale in Russia. Ripetere il trionfo mondiale ottenuto in Brasile è sicuramente arduo, anche per una questione di statistica, ma al giorno d’oggi non esiste una nazionale più compatta, talentuosa e organizzata della Germania, che ha seminato bene dall’inizio del secolo e adesso raccoglie degli ottimi frutti.

Restando in Europa, vediamo che la terza nazionale più quotata sulla carta per il momento a vincere il mondiale è la Spagna, campione del mondo nel 2010 e in fase di rinnovazione dopo la debacle del mondiale 2014 e l’eliminazione ai quarti dell’europeo 2014 da parte dell’Italia. Gli iberici, che si giocheranno a breve proprio con gli azzurri il primato del girone per la qualificazione diretta al mondiale di Russia, restano comunque una nazionale piena di talento e di risorse e anch’essi dispongono di una squadra titolare e di una panchina di notevole qualità. Julen Lopetegui, ct spagnolo, punta sulla solita creatività di un centrocampo che vede in Iniesta e Busquets i capisaldi e in Thiago Alcántara il più creativo in regia, mentre in attacco punta molto sulla tecnica di Silva, sulla velocità di Pedro e sulla potenza di Diego Costa. In difesa i punti fermi sono i centrali Ramos, che è anche il capitano, e Piqué, che dopo il mondiale dirà addio alla nazionale, mentre in porta De Gea è ormai titolare inamovibile e indiscusso. La Spagna, che per ora ha gli stessi punti dell’Italia nel girone di qualificazione, ma dispone di una migliore differenza reti, affronterà gli azzurri il 2 settembre a Madrid in un incontro decisivo per prendere un biglietto senza scali verso Mosca.

Tornando invece in Sudamerica, una nazionale che sulla carta può far paura a tutti è l’Argentina. Nonostante per adesso la situazione nella classifica CONMEBOL non sia poi così chiara, in molti non riescono neanche ad immaginare un mondiale senza l’Argentina e la sua stella Messi. Con ancora quattro partite da giocare gli uomini di Sampaoli, chiamato a furor di popolo per risollevare una squadra depressa, hanno molte possibilità di qualificarsi direttamente al mondiale, dove saranno sicuramente tra le squadre favorite. Dietro gli argentini per ora si affaccia la Francia, con una generazione di giovani più che promettenti capeggiata da Mbappé e Dembelé, il Belgio di Hazard e l’Italia, una nazionale ancora in cantiere che sarà guidata da Ventura nella transizione delicata dall’agonismo di Conte a un calcio più virtuoso e offensivo, con il 4-2-4 come modulo di gioco più provato durante le qualificazioni.

A un anno di distanza questo è il bollettino delle principali nazionali. Il cammino per arrivare a Mosca è ancora lungo e gli equilibri potrebbero cambiare, a seconda di vari fattori. Ma chi vorrà vincere dovrà vedersela con Neymar o con Neuer.

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