Carovita: la stangata sui romani è stata di 1.426 € più del 2022 e adesso?

Prima nella classifica del carovita, la casa: sommando affitto, utenze o manutenzioni straordinarie siamo a 1.361,11 al mese

Statua Imperatore Nerva, via dei Fori Imperiali

Statua Imperatore Nerva, via dei Fori Imperiali

L’Unione nazionale consumatori ha calcolato che agli attuali ritmi del carovita, a fine 2022, le famiglie hanno pagato per la spesa anche 1.426 euro in più. “Anche se l’inflazione a Roma – dice Massimiliano Dona, presidente dell’Unc – è leggermente più bassa rispetto alla media nazionale, ad aprile 5,5 per cento contro 6, la stangata per le famiglie non solo è ugualmente insostenibile ma, essendo il costo della vita della Capitale maggiore, è più alta, con un rincaro medio su base annua pari a 1.426 euro, contro i 1.408 euro di una famiglia tipo italiana. Anche per una famiglia di 3 componenti, oggi la più diffusa nel Paese, la maggior spesa annua è pari a 1.717 euro per i romani, contro i 1.684 della media italiana”.

A crescere maggiormente le utenze (+19,4 per cento), i trasporti (+6,1) e gli alimentari (+5). 
Al di là del carovita, si registra nella Capitale una forte propensione all’acquisto. Come ha rilevato l’Osservatorio Findomestic, i romani nel 2021 hanno speso 5,208 miliardi di euro in beni durevoli, posizionando la Capitale al primo posto tra le 107 province italiane. Più nel dettaglio 1,2 miliardi sono stati impegnati per comprare un’auto nuova, 1,5 miliardi per una usata, 1,1 miliardi per cambiare i mobili, 382 milioni per gli elettrodomestici e 154 per i motoveicoli. Vedremo adesso la stangata di quest’anno. Se la guerra in Ucraina finirà, forse, sarà anche perché le popolazioni occidentali sono da troppo tempo sotto pressione e non ce la fanno più sia da noi che in America.

Antica salumeria nel centro storico di Roma

Elevare le retribuzioni minime e portare gli stipendi ai livelli europei

L’altra questione che lo Stato dovrà prendere in considerazione è l’adeguamento degli stipendi ai livelli europei. Questo non lo si può fare senza liberare le imprese private e le piccole imprese artigiane in particolare, da incombenze contributive troppo elevate, che ne limitano la crescita e le possibilità di sviluppo. La pressione fiscale da noi è alla base dell’evasione fiscale.

Se si liberassero le imprese da un peso eccessivo di prelievo fiscale, chiedendo in cambio una maggior assunzione di personale, probabilmente lo Stato ci guadagnerebbe. Sia per un aumento del numero dei contribuenti e anche per un aumento della produttività. Non vedo altre strade possibili che diano l’opportunità alle giovani coppie di progettare una vita con dei figli e un livello di spesa mensile e annuale che assicuri un livello decente di convivenza.

Come ha inciso il Carovita sui nostri risparmi rispetto al 2019

Recentemente Il Messaggero ha affidato all’ufficio studio dell’Unione nazionale consumatori la elaborazione dei dati Istat sulle principali voci del paniere a seguito dell’inflazione.  L’analisi del Carovita viene studiata in rapporto al 2019, anno precedente al Covid e per questo più attendibile sul fronte di prezzi e consumi.

La spesa per le famiglie media era vicino ai 2.800 euro, in linea con i redditi mediani. Che cos’è cambiato in meno di tre anni? Anche qui hanno inciso prima la pandemia che ha aumentato tutti i costi intermedi per le imprese (logistica e componentistica), quindi la guerra russo-ucraina, con le stangate sulle materie prime (carburanti e grano). Lo si comprende meglio guardando quanto incide ogni singola voce sul bilancio familiare. Prima in questa classifica la casa: sommando affitto, utenze o manutenzioni straordinarie siamo a 1.361,11 al mese.

Seguono l’acquisto di alimentari e bevande analcoliche (454,56 euro), trasporti considerando mezzi pubblici, carburanti e parcheggi (243,28), i conti di alberghi e ristoranti (169,27), spettacoli e cultura (157,56 euro), sanità (144,95). Si spendono quasi 100 euro per l’abbigliamento e le calzature, poco più di 67 euro per gli abbonamenti della banda larga o del telefonino. Per reggere a questo incremento di spesa c’è stata solo una possibilità, l’indebitamento o l’erodere capitali antecedenti, frutto di eredità o risparmi di parenti.