Castel Flavon: magia e sapori nel castello con vista su Bolzano

Tornare nel suggestivo ristorante di Castel Flavon-Haselburg a Bolzano è ogni volta una scoperta di sapori nuovi e un piacere per la vista

Tornare nel suggestivo ristorante di Castel Flavon- Haselburg a Bolzano è ogni volta una scoperta di sapori nuovi e un piacere per la vista. Dall’alto del colle, nel rione di Aslago (Haslach), sorge l’antico castello medievale, risalente ai primi del XIII secolo, dal quale si  gode di una suggestiva vista panoramica sulla città di Bolzano. Ritrovarsi qui significa aver selezionato fra le proposte, pure lodevoli, di molti ristoranti di Bolzano. Non lasciatevi, però, tentare soltanto (si fa per dire) dalla straordinaria location, c’è ancora di più.

Il servizio è impeccabile, il personale cordiale,  e subito siamo accolti con un Franciacorta freddo al punto giusto e del pane tipico della tradizione dell’Alto Adige, accompagnato da una salsa mediterranea. L’ambiente è intimo, ma non formale.

Non optiamo per il menù di pesce o quello di carne né per la degustazione di sette portate e  scegliamo dalla carta pietanze singole e appetitosissime:  lasagnette al ragù di cervo, pino mugo e mirtilli rossi e per la mia ospite dei tortelloni ripieni di carciofi, melanzana e tartufo a guarnire. Le porzioni sono  quelle giuste, l’occhio e il palato vengono mirabilmente appagati. Colori e geometrie dei piatti corroborano sapori autentici. Accompagniamo la nostra cena con le bollicine del Franciacorta Curvé Prestige della cantina Ca’ del Bosco.

I due titolari, Gerhard Stecher e Andreas Amort, colloquiali, dinamici, l’uno spicca per l’estremo garbo, l’altro per la piacevole vivacità, sono esattamente come dovrebbero essere dei padroni di casa.

Continuiamo la nostra magica serata in questo luogo, tra le mura incantate pregne di storia, con le portate dei secondi: maialino  Schwäbisch-Hall croccante con birra, mela e cavolo cappuccio. Lo ‘’Schwäbisch-Hall‘’ è un tipo di maiale caratterizzato dalla carne marmorizzata, dal colore rosso scuro e che possiede una buonissima consistenza. È  una tipologia di razza geneticamente resistente allo stress e ne consegue che la carne sia di ottima qualità, come in questa sapida pietanza, ed è una carne che durante la cottura non rilascia molta acqua.

Per la mia convitata come secondo c’è la ‘’Vacca in pensione’’ con zucca, castagne e mandorle. Quest’ultima, altro non è che una mucca che, divenuta ‘’matura’, può quindi essere mandata ‘’in pensione’’ senza subire stress di alcun tipo, compresa la macellazione che viene fatta nel medesimo luogo in cui è stata allevata, in maniera naturale e sana. Non è un dettaglio sottolineare che oltre al tocco eccellente della cucina dello chef Mattia Baroni, ci siano una ricerca e una qualità delle materie prime di notevole misura.

Concludiamo la nostra cena con la degustazione dei variegati dessert, dolci della tradizione rivisitati dallo chef Mattia Baroni.

Per coloro che non conoscessero Castel Flavon, consigliamo subito di rimediare e fare una gita magari per il pranzo di Natale il 25 dicembre, dove troveranno un ambiente elegante ma familiare  riscaldato dalla musica natalizia, splendide decorazioni e un menu di ben cinque portate. Altrimenti potrete gustare un altro delizioso menu speciale per quello che i titolari hanno loro stessi definito: ’Fuoco d’artificio culinario’’ per la notte di San Silvestro, la cena del 31 dicembre. O, ancora, divertirvi alla festa più glamour di capodanno sul magnifico terrazzo di Castel Flavon, lo ‘’Skybar’’, sui tetti di Bolzano, dalle 23,30 in poi per festeggiare la mezzanotte con la musica di un accattivante dj set. Non resta che partire.

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