Castel San Pietro Romano si candida per il Premio Angelo Vassallo 2019

Un riconoscimento che viene assegnato a quelle realtà amministrative che favoriscono lo sviluppo dei territori nel rispetto dell’ambiente e della legalità

Anci Lazio, piccoli comuni

Castel San Pietro Romano

C'è tempo sino al 15 luglio 2019 per partecipare al Premio Angelo Vassallo, rivolto ai Sindaci virtuosi che si impegnano a fare crescere tra i cittadini una maggiore consapevolezza e partecipazione alla vita collettiva nel rispetto dei beni comuni.

Ogni anno per ricordare il Sindaco di Pollica barbaramente ucciso nel settembre del 2010, ANCI e Legambiente, Libera, Slow Food e Federparchi promuovono un riconoscimento che viene assegnato a quelle realtà amministrative che favoriscono lo sviluppo dei territori nel rispetto dell’ambiente e della legalità. Il premio è rivolto quindi ai Sindaci virtuosi che hanno colto l’eredità del Sindaco di Pollica affinché  il suo esempio continui a essere fonte di ispirazione per tutti coloro che decidono di mettere a disposizione della comunità impegno e competenze.

Il premio, promosso anche dal Comune di Pollica, prevede di individuare di anno in anno amministratori impegnati, come il “Sindaco pescatore” che ha ispirato il premio, nella valorizzazione intelligente e lungimirante dei piccoli territori che fanno bella e preziosa l’Italia, perché sono proprio i nostri municipi cosiddetti "minori" a giocare spesso un ruolo d'avanguardia in diversi settori, dalle produzioni di qualità alle rinnovabili, passando per turismo sostenibile, la soft economy e la buona gestione del territorio.

Dalla sua prima edizione il premio consiste in una targa al Sindaco vincitore ma anche in un eredità morale e in un'opportunità molto concreta per il piccolo comune: da una parte una riproduzione del Marlin di Pollica, che resta per un anno in mostra nel borgo, dall’altra con un'azione concreta, di titolazione di un luogo del comune vincitore con una cerimonia locale. 

Castel San Pietro romano candidato al premio Angelo Vassallo

Quest’anno anche il Comune di Castel San Pietro Romano ha deciso di aderire all’iniziativa. “Crediamo che il sindaco di Castel San Pietro Romano, Gianpaolo Nardi, sia un esempio virtuoso per tutte le amministrazioni italiane ed è per questo che abbiamo deciso di partecipare al bando – spiega il consigliere comunale Mascia Stecca, promotrice dell’iniziativa – Il suo impegno per il territorio, i valori e le tante iniziative portate a termine per il nostro Comune sono un motivo di orgoglio e una fonte continua di insegnamento anche per le nuove generazioni”. Sono diverse le iniziative messe in campo dal Comune di Castel San Pietro Romano. Si inizia domenica 7 luglio con la proiezione del film “Il sindaco pescatore”, regia di Maurizio Zaccaro, che avrà luogo presso la Cisterna dei Benedettini alle ore 21:15.

Con 880 abitanti e situato sulle estreme propaggini occidentali dei monti Prenestini, Castel San Pietro Romano fa parte dei Borghi più belli d’Italia. Gioiello architettonico d’età medievale, negli ultimi anni ha catturato l’attenzione di italiani e turisti grazie alla balconata che si affaccia su Roma e al Museo diffuso in tutto il centro storico. Un posto bellissimo da visitare. Castel San Pietro Romano è un piccolo borgo che conserva intatta la sua struttura medievale e la sua natura incontaminata. Dalle Mura Poligonali del VI secolo a.C. alla rocca dei Colonna, passando per la magnifica chiesa di San Pietro Apostolo, l’Acquedotto romano del Monumento Naturale della Valle delle Cannucceta il paese offre una vasta gamma di luoghi da visitare.

L’omicidio di Angelo Vassallo

La sera del 5 settembre 2010, intorno alle 22:15, mentre rincasava alla guida della sua automobile, Vassallo è stato ucciso da uno o più attentatori allo stato ignoti; contro di lui sono stati esplosi nove proiettili calibro 9, sette dei quali a segno. Benché allo stato la matrice dell’attentato sia ignota, il pubblico ministero Luigi Rocco, incaricato delle indagini, ha avanzato l’ipotesi che esso sia stato commissionato dalla camorra al fine di punire un rappresentante delle istituzioni che si era opposto a pratiche illegali: un collegamento potrebbe risiedere nelle azioni svolte da Vassallo a tutela dell’ambiente, era visto dalla camorra come un ostacolo al controllo del porto che le garantirebbe libertà nei commerci illegali di droga. Il 25 marzo 2015, Bruno Humberto Damiani è unico indagato per l’omicidio di Angelo Vassallo.  Nel luglio del 2018, otto anni dopo, il pm Leonardo Colamonici ha notificato un avviso di garanzia per rendere interrogatorio da indagato per l’omicidio a Lazzaro Cioffi, il carabiniere colluso con il clan Caivano per averne protetto le attività di narcotraffico.

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