Rifiuti Roma: l’ordinanza di Zingaretti e le accuse di Raggi e Salvini

Tutti gli impianti regionali che trattano rifiuti saranno obbligati ad aprire le porte alla mondezza romana

Lo aveva chiesto Virginia Raggi, consapevole della situazione ormai insopportabile della raccolta e smaltimento dei rifiuti romani, che Regione e Governo intervenissero ad aiutare il Campidoglio a sbrogliare il dramma in atto. Un’ordinanza della Regione Lazio, firmata dal Presidente Nicola Zingaretti obbligherà tutti gli impianti regionali che trattano rifiuti (discariche, tmb, inceneritori e tritovagliatori), ad aprire le porte alla mondezza romana

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Nicola Zingaretti. "Venerdì mattina firmerò e presenteremo questa ordinanza esercitando i poteri sostitutivi, perché è ovvio che Roma non può rimanere in queste condizioni. Abbiamo fatto di tutto per evitarlo, spingendo al massimo la collaborazione interistituzionale, ma è evidente che occorre un segnale, perché prima di tutto bisogna mettere al primo posto l'interesse della città. Roma prima di tutto". 

Virginia Raggi. "Io ci metto la faccia, Zingaretti come sempre scappa. Al di là delle solite vecchie chiacchiere, trovi gli impianti dove Ama potrà finalmente portare i rifiuti di Roma. Non gli è stato chiesto nulla di più. Per Roma sta impiegando tempi biblici per scrivere una ordinanza, mentre per Viterbo nel 2017 gli sono bastate poche ore. Dice che non ha mai fatto nulla di simile in sei anni, lo ha fatto due anni fa a Viterbo e non lo ricorda. Piuttosto in sei anni non è riuscito a scrivere un Piano Regionale dei rifiuti, quindi non ha alcun titolo per provare a dare lezioni. D'altronde, vale la pena ricordare che a Roma il problema rifiuti si trascina da anni, anche con le precedenti amministrazioni, quando – guarda caso – sulla poltrona di presidente della Regione sedeva sempre lui. Io ce la metto tutta, come sempre, a risolvere i problemi e non mi vergogno di difendere la mia città.. Zingaretti gira l'Italia con il Pd e vuole pontificare a distanza. A me delle chiacchiere importa poco. Aspetto l'ordinanza sperando di non trovare trappole o tranelli da vecchia politica: si limiti ad indicare i siti dove portare i rifiuti". 

Matteo Salvini: "Non siamo interessati alle polemiche ma vogliamo risolvere i problemi e tutelare la salute dei romani. Se nel Lazio, per smaltire i rifiuti della Capitale, ci sono solo tre impianti funzionanti (di cui due a scartamento ridotto) e due discariche quasi sature c'è qualcuno che – in Regione Lazio e in Campidoglio – ha dormito e non si è mosso per tempo. In tutta Europa e in buona parte d'Italia i rifiuti sono una ricchezza e producono calore ed energia. Perché gli amministratori di Roma e della Regione Lazio non hanno seguito questo esempio negli anni passati? In questa situazione gli unici che rischiano di fare affari sono i criminali. Come ministero dell'Interno seguiamo la vicenda con grande attenzione. Qualcuno ci guadagna, altrimenti non si capisce come sia possibile una cosa simile. I rifiuti li raccolgono ma non sanno dove portarli. Ci vorrebbero i termovalizzatori che servono e non inquinano. Non è neanche giusto prendersela solo con una persona". (Tec/ Dire)

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