Chiude discarica Colleferro, il sindaco: “Lo facciamo per la nostra salute”

Soddisfazione e sollievo del sindaco di Colleferro dopo anni di svantaggi per la salute e il decoro ambientale del comune

Oggi giovedì 16 gennaio chiude la discarica di Colleferro. Ieri pomeriggio, alle ore 17:00 è stato accolto l'ultimo carico di rifiuti. Questo sito ha ricevuto circa 1700 tonnellate al giorno di rifiuti provenienti da Roma. A Novembre 2019 il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna aveva risposto alla Raggi: "La collega mi fa scrivere da Ama, ma io non mi faccio intimidire, la Regione ha confermato, non saremo più noi la soluzione della Capitale". Ebbene quel giorno è arrivato.

Abbiamo parlato con il sindaco di Colleferro che esprime piena soddisfazione per la chiusura di questo sito.

“Qui a Colleferro si aspettava questo momento da 26 anni, gli studenti dell'Ipia sono particolarmente felici perché da oltre un decennio vanno a scuola davanti alla più grande discarica dopo Malagrotta. La chiusura gioverà al parco della Selva che potrà riaprire i cancelli al turismo che è stato un valore storico e culturale di questa zona. Dal punto di vista ambientale il beneficio è inestimabile, il sollievo maggiore negli ultimi cento anni per la nostra salute e decoro urbano. Ci inorgoglisce sapere che non saremo più la soluzione al problema dei rifiuti di Roma. Noi per un anno e mezzo siamo stati costretti a sopperire alle mancanze del comune di Roma”.

 

E' stato organizzato un evento dedicato alla chiusura di questo sito.

“L'evento di oggi è una cerimonia di felice saluto. Dopo 26 anni della nostra vita non credo ci si possa chiedere altro. Siamo una delle città più piccole del Lazio, su un territorio piccolissimo…praticamente le discariche le abbiamo avute dentro le case! Il nostro comune con molti abitanti, la nostra differenziata è al 70% mentre quella di Roma al 46%. La capitale d'Italia in ettari è più grande di altre capitali europee come Parigi o Berlino, non penso che avrà difficoltà a trovare delle sedi di smaltimento”.

E quali sono queste sedi di smaltimento? Dove verranno portate queste tonnellate di spazzatura? Delle 3mila tonnellate di indifferenziata raccolta a Roma, 1250 vengono smaltite nei due Tmb (Trattamento mecccanico-biologico) di E.Giovi a Malagrotta. In questo caso del cdr (combustibile da rifiuto) se ne occuperà il termovalorizzatore di Acea a San Vittore nel Lazio, e ancora un impianto a Brescia e in Portogallo. La fos (Frazione Organica Stabile) verrà smaltita nella discarica di Roccasecca di proprietà della Mad e una parte nella cava di Civitavecchia.

Altre 1.800 tonnellate, trattate nel tmb di Rocca Cencia e negli impianti di trattamento presenti nel Lazio (Saf, Ecologia Viterbo, Porcarelli, Ecosystem e Csa) che per lo smaltimento hanno già accordi in essere. Per il rimanente la Regione ha concordato una rete di sostegno con Abruzzo e Marche.

 

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