Da Oriolo Romano al Louvre, l’arte del maestro Feliziani incanta Parigi

Sono in pochi nel mondo che possono fare i lavori del Maestro Maurizio Feliziani: lui padroneggia l’arte della scagliola e degli stucchi, che risale al XVI secolo

Ingresso del museo Louvre di Parigi

Sono in pochi nel mondo che possono fare i lavori del Maestro Maurizio Feliziani: lui padroneggia l’arte della scagliola e degli stucchi, che risale al XVI secolo. La sua impresa artigiana ha vinto la gara d’appalto al Louvre, ricevendo l’encomio del direttore dell’architettura del museo più importante del mondo.

Da Oriolo Romano al Louvre, per un restauro

Di eccellenze nel mondo dell’artigianato in Italia se ne trovano tante e chi ci governa le dovrebbe tenere in maggior considerazione. Ma resterete sorpresi nell’apprendere che a Oriolo Romano, in provincia di Viterbo, il Maestro Maurizio Feliziani lavora, o per meglio dire, nobilita ed arricchisce gli interni degli appartamenti e dei palazzi attraverso l’uso della scagliola, su superfici architettoniche come muri, colonne, pilastri, pavimenti e rosoni e via dicendo.

Stucchi, pareti, pavimenti e colonne: nel mondo lui è il migliore

Dal laboratorio in cui lavora e prepara i progetti, si muove in ogni direzione del pianeta chiamato da capi di Stato, Re, ricchi imprenditori, nobili, ecclesiastici per realizzare restauri in scagliola come quelli presso il Palazzo del Quirinale a Roma per la pavimentazione, nel Coffe House e nella Cappella Pio IX.

Nelle due Sinagoghe di New York. Nel Casino Nobile di Villa Torlonia a Roma e al Primus Hotel in Pitt Street a Sydney. Per ultimo, la ditta Scagliole & Stucchi d’Arte del Maestro Maurizio Feliziani ha realizzato un restauro prestigioso in una delle sale del Museo del Louvre di Parigi.

La scuola del Rinascimento è giunta fino a noi

Per ristrutturare l’ala della sala della Regina d’Austria al museo del Louvre, a Parigi, la squadra di Feliziani era composta da esperti artigiani restauratori e ha dovuto superare una selezione tostissima, «ma siamo onorati di aver lavorato nel tempio della cultura» ha detto il Maestro.

Quando a qualcuno si chiede espressamente di intervenire nel tempio della cultura, allora vuol dire che si ha a che fare con qualcosa di più di una semplice eccellenza artigiana. Siamo al top delle capacità manuali e intellettuali, siamo in mano all’Arte.

E non deve stupire che queste capacità si trovino in Italia e nella Tuscia in particolare. I nostri artigiani sono figli di quelle botteghe che nel Rinascimento videro eccellere geni come Leonardo da Vinci, Michelangelo Bonarroti, Raffaello Sanzio, Piero della Francesca e molti altri ancora. Quell’arte, quella bellezza, s’è tramandata, nelle botteghe e oggi è una ricchezza, un tesoro che solo in Italia si può trovare chi sa fare certi lavori o certi restauri.

Un riconoscimento non da poco che fa sempre parte del corredo del Made in Italy. Che ha fatto dire a qualcuno che in Italia si fanno solo Capolavori. E i ragazzi de Il Volo l’hanno cantato dal palco del Festival di Sanremo. Può sembrare una coincidenza ma non lo è: Arte, Musica, Gastronomia, Danza, Motori, Architettura, Materiali da costruzioni, abbiamo a che fare solo con “artigiani” e “artisti”, ciascuno Maestro nel proprio campo.

Un gruppo di maestri artigiani, esperti d’arte, docenti

Racconta Feliziani: «Sono stato contattato a fine giugno 2023 perché c’era l’esigenza di ricostruire una sala in scagliola stucco e marmo, che è il nostro lavoro. Si tratta dell’ala della regina Anna d’Austria: andava rifatta come quelle già esistenti per dare un senso di continuità a quell’ala del museo, dove sono esposte le antichità romane». La sua squadra ha vinto la gara d’appalto ad agosto e il 2 settembre ha iniziato i lavori d’urgenza perché le fasi di restauro erano partite già da due anni. «Lì ci sono affreschi molto interessanti, noi abbiamo lavorato proprio sotto uno del Romanelli».

«Ho formato una squadra con i migliori, compreso il nostro maestro Patrick Tranquart, 78 anni, che ci aveva insegnato questa tecnica. È stato un modo per restituirgli ciò che ci aveva trasmesso all’epoca, alla scuola di Venezia». Gli altri componenti del gruppo di lavoro: il maestro Mauro Patrini, il professor Ermanno Poletti, insegnante di materie plastiche a Mantova, Emanuel Schelerau, formato dall’impresa di Oriolo Romano, e Sara Scarafoni, che a Parigi ci vive.

Una tecnica che risale al XVI secolo per le marmorizzazioni

Che cos’è la scagliola non è facile da capire. È una tecnica antica e nobile che risale al XVI secolo, ma non è mai stata così contemporanea come al giorno d’oggi. Il risultato è un tipo di rivestimento ininterrotto, che abbina in modo eccezionale i marmi più rari e costosi.  Essendo la marmorizzazione negli impasti e non in superficie, può essere facilmente rinnovata nel tempo.

In pratica si costruiscono delle pareti o delle colonne come se fossero in marmo reale. Nel caso del Louvre, spiega Feliziani «Abbiamo ripreso perfettamente il rivestimento che era stato realizzato in origine nelle altre sale oltre cento anni fa: abbiamo rifatto lo stucco nello stesso colore, con le stesse tecniche e con la stessa marmorizzazione. Cosa che chiedevano dal Louvre e che non risultava facile trovare. Abbiamo fatto delle campionature, che sono state approvate dal comitato scientifico, dal quale siamo stati seguiti ogni settimana. E alla fine sono stato anche onorato di ricevere una bella lettera con una nota scritta a mano dal direttore dell’Architettura del museo del Louvre, Arnaud Amelot».

Ecco cosa dice: «Con tutto il nostro ringraziamento per questa operazione esemplare svolta con serietà e professionalità».

«Ci ha tenuto a salutarci – continua Feliziani – e con noi c’era anche Cinzia Pasquali, massima esperta dei dipinti di Leonardo».

Le imprese che fanno questi interventi sono ben poche

La sala in cui è avvenuto il restauro misura circa 156 metri quadrati. L’area è chiusa da tempo per la ristrutturazione e la riapertura è prevista nei prossimi mesi.

«Abbiamo trovato un sottofondo fornito dal museo, che noi siamo andati poi ad applicare, – dice Feliziani – abbiamo impiegato circa cinque mesi, sei giorni a settimana, quasi 12 ore al giorno. Il lavoro ora è consegnato con tutte le relazioni ed è stato interamente approvato». Qualcun altro si occuperà del restauro della pavimentazione in marmo.

«Facciamo corsi di formazione che riempiamo sempre, tanti arrivano dall’estero, dove c’è molto interesse. Le imprese che possono svolgere questo tipo di intervento si contano sulle dita di una mano a livello internazionale: all’estero concorriamo con una ditta inglese, in questo caso con altre due francesi. La selezione è stata tostissima, hanno fatto ricerche su tutti i componenti della squadra prima di farci entrare. Parliamo del Louvre, è stato un privilegio. Compresa una foto da soli con la Gioconda, cosa quasi impossibile. Per noi grandi differenze non ci sono, se non quelle di lavorare all’interno del Louvre, che è il tempio della cultura. Pertanto avevamo tutti gli occhi addosso, comitati scientifici, architetti. Ma alla fine – conclude Feliziani – sono privilegiato per aver lavorato in questo posto con un gruppo formato dai migliori».

Fin da piccolo ha seguito studi che specializzandosi nella scagliola

Maurizio Feliziani si è sempre dedicato a questa forma d’arte. Ha un’attitudine artistica decorativa fin dall’infanzia e cresce come artigiano con la passione delle arti decorative e in particolare degli “stucchi“.
Ha frequenta il liceo artistico Tuscia di Viterbo e si è formato come decoratore in cantiere partecipando a diversi corsi di specializzazione sempre nel campo decorativo.

Nel 1996 ha incontrato e frequentato il Centro Europeo per la Conservazione del Patrimonio Artistico di Venezia, cui faceva riferimento parlando di Patrick Tranquart, suo maestro nella città lagunare. Lì ha iniziato l’approfondimento e la formazione con la tecnica della scagliola-stucco marmo. Maurizio Feliziani è stato Maestro Esperto presso l’Istituto per Conservazione e Restauro a Roma (ISCR).

In via dei Coronari a Roma c’è uno showroom i suoi lavori

Attualmente le sue opere si possono ammirare anche a Roma, nello showroom di via dei Coronari, al centro. La sua esperienza gli ha consentito di esercitare anche l’insegnamento di scagliola presso lo stesso Istituto Centrale di Restauro di Roma.
Per diversi anni ha formato e creato un’eccellente squadra specializzata con cui ha realizzato diverse opere prestigiose in varie parti del mondo, dagli Stati Uniti all’Australia e all’Africa, diventando leader internazionale nel settore della scagliola-stucco marmo.

*Foto dalla pagina Facebook ufficiale del maestro Feliziani