Debiti che intrappolano, nel Lazio nasce il Programma anti usura

Nel progetto sono coinvolte: governo, ministero dell’Economia e Finanza, Banca d’Italia, Camere di commercio, forze dell’ordine

Trappola per topi con soldi come esca

Si è riunito il 26 ottobre scorso il Tavolo anti usura delle associazioni, fondazioni e confidi impegnati al contrasto e alla prevenzione del fenomeno usurario nel territorio della regione Lazio. Il Tavolo ha deciso di promuovere un programma ad hoc sul quale gli enti aderenti, unitariamente, individuano i punti salienti da realizzare per impegnare le strutture a risolvere le problematiche finanziarie che interessano le imprese e le famiglie in questo particolare momento che attraversa il Paese.

Programma anti usura, commissione regionale permanente

Lo comunica in una nota la Regione Lazio. In primis, la Regione è chiamata a prevedere idonee dotazioni nel bilancio regionale, del prossimo esercizio finanziario destinate alla prevenzione ed al contrasto dell’usura con l’insediamento di una commissione permanente regionale costituita da figure con documentata esperienza; la diffusione della legalità finanziaria; l’aggiornamento e la formazione per gli operatori abilitati; lo sviluppo tecnologico per l’attività di supporto e prevenzione e la progettazione di una piattaforma web dedicata.

Per tali motivi, considerata l’emergenza attuale dovranno essere coinvolte, dalla Regione Lazio, le istituzioni competenti: governo, ministero dell’Economia e Finanza, Banca d’Italia, Camere di commercio, forze dell’ordine, così come avvenuto negli anni novanta in occasione della grande mobilitazione che portò all’approvazione della legge numero 108 del 1996 e successivamente alla legge regionale del 24 agosto 2001, numero 23. Le associazioni, i confidi, le fondazioni, rendono da subito disponibili esperienze e competenze maturate in oltre 25 anni di attività, e attendono dalla Regione Lazio risposte adeguate e immediate.