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Controcorrente

Dott. Mariano Amici: “Somministrare sieri senza conoscere effetti a lungo termine è un crimine”

di Anna Mirabile
L'intervista al dottor Mariano Amici, etichettato come negazionista no vax, medico chirurgo con grande esperienza alle spalle sia di tipo universitario che ospedaliero
Dottor Mariano Amici
Dottor Mariano Amici
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A essere etichettato come negazionista, complottista e no vax il dottor Mariano Amici, medico chirurgo con grande esperienza alle spalle sia di tipo universitario che ospedaliero e attualmente medico di base, controcorrente sui vaccini anticovid, non ci sta. Che in West Virginia o in Ohio si paghino le persone affinché si convincano a vaccinarsi appare normale, mentre che questo medico coraggio s’infervori per difendere la salute dei suoi pazienti, sembra strano.

Dottor Mariano Amici, i dati gli danno ragione

Al punto che, a volte, in televisione, viene prima invitato e poi zittito, come se le sue parole bruciassero. In fondo il Dottor Amici sostiene una sacrosanta verità: le vaccinazioni non possono essere somministrate in modo indiscriminato. Difficile dargli torto. Liquidato come un visionario (etichetta al momento affibbiata anche al’illustre scienziato Luc Montagnier, Nobel per la Medicina, che sostiene la stessa tesi), perseguitato dall’ordine dei medici e dall’Asl, il Dottor Mariano Amici vede prendere corpo molti dei suoi timori.

Oggi si prende un’amara rivincita poiché alcuni dati gli danno ragione. Nell’ultimo rapporto Aifa si parla di 40 casi gravi di reazioni avverse ogni 100mila vaccini iniettati, in realtà negli studi di sorveglianza si parla almeno del 4%, cioè 4.000 su 100mila. Il rischio che ai morti di covid si sostituiscano quelli del siero, se confermato, non può passare sotto silenzio. La bufera che ha travolto il medico di Ardea non si giustifica. Adesso in molti iniziano a rivalutare la cura dei medici di base e l’esigenza di aggiornare il protocollo del Ministero della salute che suggerisce soltanto tachipirina e vigile attesa, troppo poco per difendersi.

Ha presentato nuovi esposti alla Commissione Europea?

‘’Sono il primo firmatario di alcuni ricorsi contro la commercializzazione dei vaccini genici e del green pass, un’assurdità che non ha fondamenti scientifici e non ha ragione d’essere, è una sorta di prepotenza che viene esercitata sui cittadini. Ormai anche i sassi sanno che non è vero che non c’è alternativa di cura per questa malattia. Qua si vuol far passare come unica strada percorribile quella dei vaccini che al massimo possono essere preventivi, ma non lo sono neppure, dato che esistono metodi di cura che hanno dato risultati positivi.

Molti medici di base come me hanno curato a domicilio e con successo molti pazienti senza dover ricorrere al ricovero in ospedale e soprattutto senza alcun decesso. Di cure alternative ce ne sono, non è la peste nera come si vuol far credere. Un vaccino preparato con il Sars Cov 2 del 2020, che è mutato almeno un milione e mezzo di volte, non può nulla contro tutte le sue varianti, Di contro però la vaccinazione può dare effetti avversi importanti che sono fra l’altro gli stessi che provoca la malattia’’.

Perché non vengono prese in considerazione altre soluzioni?

‘’Sostenendo che non c’ è cura, ma cosi non è, questi vaccini, che non sono mai stati approvati, ma soltanto autorizzati sulla base di una dichiarazione dalla quale risulta che sono efficaci e innocui, vengono di conseguenza commercializzati. Ma è come andare dall’oste a chiedere se il vino sia buono. Non c’è un organo di verifica Super Partes perché le Agenzie deputate hanno conflitti d’interesse essendo finanziate dalle stesse case farmaceutiche’’.

Che mi dice del vaccino Sputnik ?

‘’ Sono tutti dello stesso tipo. Questi nuovi vaccini, che non dovrebbero essere chiamati cosi, sono farmaci geneticamente modificati, non sono proteici poiché non hanno il virus inattivo o attenuato. Li hanno chiamati vaccini per poterli mettere in commercio ed aggirare l’ostacolo: la sperimentazione dei farmaci di questo tipo richiederebbe per legge almeno dieci anni.’’

Perché non è stato fatto un vaccino tradizionale?

‘’Che non abbiano fatto un vaccino tradizionale m’induce a ritenere che il Sars Cov 2 non sia stato ancora isolato. Se lo avessero fatto, avrebbero ben potuto mettere in commercio dei vaccini proteici contenenti un virus attenuato o inattivato. Mi viene inoltre da pensare che non lo abbiano isolato, anche perché il test rapido , l’ RT PCR ( test molecolare) e il prelievo sierologico sono strumenti inattendibili giacché non hanno un riferimento preciso da cercare, come avviene in altre patologie sempre virali.

Nel momento in cui si va a fare un prelievo sierologico, si arriva con estrema certezza a capire, se quell’individuo abbia avuto o meno una determinata malattia per la quale il virus sia stato isolato. Invece, se i risultati del prelievo sierologico risultano non certi al cento per cento come in questo caso, ne deduco che l’antigene di riferimento da individuare, non sia stato isolato.’’

I virologi dell’Istituto Spallanzani di malattie infettive di Roma hanno isolato il virus nel febbraio 2020. Eppure nel 2015 era uscito uno studio su Nature che già ne parlava. Come si spiega?

‘’Il problema è che questi sono virus a mRna che mutano rapidamente, quello del 2015 non è lo stesso di oggi, così come non lo è il virus che dicono di avere isolato a febbraio 2020, Wuhan 1. Come possono allora i vaccini essere efficaci contro un virus che è mutato?’’

Le morti dopo il vaccino sono un tabù, non si vuole indagare

I giornali raccontano ogni giorno le storie di persone morte dopo la vaccinazione, ma la televisione ne parla poco, non analizzano quei casi. Come mai?

‘Si va ad intuito, se c’è una morte a pochi giorni di distanza dal vaccino, s’intuisce la ragione, ma è difficile dimostrare la correlazione anche con l’autopsia in quanto in realtà non si cerca il nesso di causalità. Se uno è morto d’infarto, risolvono dicendo che non è stato il vaccino, quando invece bisognerebbe individuare la vera causa che ha determinato un eventuale trombo con il conseguente danno cardiaco.

Il problema è molto semplice: io credo che questa sia l’attuazione di una strategia commerciale delle multinazionali del farmaco che, direttamente o indirettamente, sponsorizzano tutti i mezzi di comunicazione per cui non c’ è più un’informazione libera.

L’informazione è sponsorizzata dalle multinazionali del farmaco, se i loro finanziamenti vengono tagliati, queste emittenti restano senza fondi. Questa è la realtà dei fatti, è un’informazione controllata. Se poi aggiungiamo che questo messaggio unico viene portato avanti da virologi che ormai sono diventati a mio parere promotori farmaceutici, ecco l’equazione. Le case farmaceutiche promuovono le loro ricerche, il ricercatore, se non sta alle direttive della casa farmaceutica, perde i finanziamenti, quindi, questi ricercatori non possono che applicare la strategia della casa farmaceutica che li finanzia.’’

Perché giudicano Montagnier come un uomo non più lucido?

‘’E’ uno scienziato di alto livello che studia e dice il vero e spiega come stanno le cose. Fatti che non sono esclusivi di un grande scienziato come lui, devono essere anche alla portata di uno studente del secondo anno di Medicina. Certe questioni si studiano nel corso di laurea della Facoltà e dovrebbero essere alla portata di tutti i medici e non solo dei virologi del calibro di Montagnier. Lui, nella sua autorevolezza, dice la verità.’’

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Sui vaccini cinesi

Cosa pensa dei vaccini cinesi? L’Oms ha appena approvato Sinovac.

‘’Non li conosco bene, se proteici, sono meno nocivi. Ma anch’essi proteggono in parte, come i vaccini per l’influenza, che sono fatti con il virus dell’anno precedente e, in quanto mutevoli, offrono una protezione parziale, perciò un’efficacia effimera.’’

I tamponi sono trattati con l’ossido di etilene. E’ cancerogeno, sono pericolosi?

‘’Ho letto degli studi in tal senso, anche le mascherine sono fatte da materiali tossici e nocivi e andrebbero smaltite nei rifiuti speciali e non nei normali bidoni della spazzatura dove inquinano il mondo. Ci sono due aspetti da valutare. Il primo: chiedersi se il tampone sia diagnostico o meno e subito dopo valutare la sua tossicità. Ci sono studi che attestano che il tampone oltre ad essere tossico, può creare delle lesioni per cui mi arrivano diversi pazienti con continue epistassi per un’ attendibilità nulla.

Io l’ho dimostrato in tutte le salse che i tamponi sono inattendibili e che le mascherine non proteggono. Oggi lo ammette anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Le mascherine dal punto di vista della protezione sono assolutamente inutili perché la trama della mascherina è di gran lunga più grande e non filtra il virus. Sono quindici mesi poi che sostengo che non è l’aerosol l’elemento di trasmissione del virus, oggi lo ammette anche il Professor Bassetti. Quindi la mascherina non ha ragione d’essere, come i distanziamenti, le chiusure e i lockdown.’’

E le famose Droplet?

‘’ Nemmeno le goccioline ci fanno ammalare, ci possono trasmettere il virus che poi alberga nel naso e nella bocca dell’individuo che lo riceve, ma non ha una carica virale tale da farlo ammalare, Tutti noi abbiamo nella bocca e nel naso virus, batteri e lieviti con cui conviviamo, ci ammaliamo soltanto in alcune circostanze predisponenti.’’

Dottor Mariano Amici, ha senso vaccinare chi dal Covid è già guarito?

‘’E’ un’assurdità , non si comprende una cosa del genere. Già non si dovrebbe effettuare la vaccinazione in piena pandemia, va contro la scienza e lo dice lo stesso Montagnier. In più vaccinare chi lo ha già avuto, determina il rafforzamento degli anticorpi, producendo il fenomeno ADE che può portare alla morte. Ci sono decessi legati a questo processo.

Quindi prima di vaccinare, bisognerebbe sapere con certezza, se quel paziente abbia avuto o meno la malattia, se abbia o meno gli anticorpi. Il problema è che cercare gli anticorpi è praticamente impossibile perché l’esito non è affidabile, il risultato del prelievo sierologico, ripeto, non è attendibile al cento per cento. Non possiamo essere sicuri della risposta del test. Quello che sappiamo invece con assoluta certezza è: chi ha avuto il covid non può vaccinarsi perché rischia di morire.’’

Chi è stato malato di coronavirus, anche se sembra non avere più gli anticorpi, mantiene comunque una memoria cellulare?

‘’Certo, ma si ricordi che il virus muta, non c’ è mai una protezione totale. Pertanto anche se avesse ancora gli anticorpi, non sarebbe protetto, ma in ogni caso attraverso il vaccino può attivare meccanismi tali che creano nell’organismo fenomeni altamente nocivi fino alla morte.’’

Oltre ad immediati effetti collaterali di vario genere, questi vaccini genici potrebbero provocare malattie autoimmuni o di altro genere nei prossimi 3/ 5 anni ?

‘’Quelli sono eventuali effetti avversi di questo tipo di vaccini che ancora non conosciamo. Peraltro le stesse case produttrici affermano di non poter prevedere gli effetti a distanza. Io mi chiedo: si può somministrare in forma obbligatoria ai sanitari un vaccino di cui non conosciamo gli effetti avversi a distanza? Questi sono crimini.’’

Se è vero ciò che lei afferma Dottor Amici, perché allora i medici non si sono rifiutati in blocco? Perché hanno accettato il vaccino?

‘’Lo sanno loro il perché. Sa, ci sono i medici coscienziosi, quelli che non hanno paura di affrontare tutte le avversità nel momento in cui si ribellano come faccio io, che, in nome della verità e d’Ippocrate su cui ho giurato, mi espongo a denunce che ancora sono in essere. Denunce che sto contrastando. Non tutti i medici se la sentono .’’

E quindi offrono il loro corpo con il rischio di ammalarsi o morire?

‘’Bisogna sempre valutare la persona. Intanto c’è il medico preparato che ha studiato e conosce questi fenomeni , che ha fatto il corso di laurea e medicina e chirurgia studiando bene e che, esercitando la professione, ha messo in atto tutto quello che ha appreso in forma teorica; c’è il medico che si dimentica di certe nozioni, non le mette in atto e quindi la sua preparazione viene meno.

Non tutti i professionisti hanno una formazione adeguata per svolgere questa professione. Poi ci sono dei professionisti che sarebbero preparati ed onesti, ma vivono una situazione di ricatto e devono soggiacere a certe direttive. Se non si allineano, rischiano di essere licenziati, sono sotto schiaffo, chinano la testa e subiscono. Poi non ci dimentichiamo di quelli che fanno ricerca finanziati dalle case farmaceutiche. Costoro obbediscono a chi li finanzia’’.

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