Estorsione con il “cavallo di ritorno”: 4 arresti a Vicovaro

In manette 4 uomini del posto che hanno prima derubato una valigetta a un cittadino svizzero e poi lo hanno contattato chiedendogli 400 euro

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Tivoli e della Stazione di Vicovaro hanno arrestato 4 persone per aver messo in atto un’estorsione con la tecnica del cosiddetto “cavallo di ritorno” ai danni di un turista svizzero di 67anni.Si tratta di: 

– P.S. classe 1975, in atto sottoposto alla misura dell’obbligo di firma; 

– P.E. classe 1979, in atto sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora;

– B.P. del 1974, sottoposto alla misura dell’avviso orale;

– D.S.D.del  1982, con precedenti;

I soggetti, tutti residenti nel comune di Vicovaro, nel pomeriggio di domenica 20 novembre, presso un bar della loro cittadina, hanno prima derubato una valigetta a un cittadino svizzero contenente un personal computer, un telefono cellulare e alcuni documenti personali e, successivamente, lo hanno contattato estorcendogli la somma di 400 euro per la restituzione della refurtiva.

I Carabinieri della Compagnia di Tivoli, acquisita la notizia di reato, hanno immediatamente predisposto un articolato servizio di osservazione finalizzato a monitorare lo scambio di denaro tra la vittima e i suoi aguzzini. Questi ultimi, presentandosi puntuali all’appuntamento e ignari che ad aspettarli vi fossero anche i militari, gli hanno mostrato prima una busta con delle scatole nella quale riferivano falsamente che vi fossero contenuti gli oggetti a lui rubati e poi, a seguito della insistente richiesta della vittima di appurare cosa effettivamente vi fosse all’interno, i malviventi lo hanno aggredito e rapinato asportandogli parte della somma di denaro a lui richiesta a titolo estorsivo. 

A questo punto è scattato il tempestivo intervento dei Carabinieri che hanno protetto la vittima e contestualmente arrestato i quattro rapinatori, recuperando il denaro sottratto. A seguito dell’udienza di convalida, i quattro estorsori si trovano presso il carcere di Rebibbia a disposizione della Procura della Repubblica di Tivoli, titolare del fascicolo processuale.

 

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