Federica Palazzi: da Valmontone a Phoenix per coronare un sogno

La giovanissima ragazza si trova impegnata in Arizona per il campionato mondiale di hip-hop

Da New York Academy a Step Up è lunga la lista delle pellicole in cui si ritrova la vera anima della musica hip-hop. Chi di noi non ha sognato insieme ai protagonisti di quelle vita di strada, tra voglia di riscatto e dosi variabili di romanticismo, dove a fare la differenza è soprattutto la potenza coreografica e la grinta dei ballerini. Sembra proprio la trama ideale di un film dedicato al mondo della danza la meravigliosa storia di Federica Palazzi, giovane ragazza di Valmontone, 24 anni, che oggi si trova a coronare il suo sogno.

“La prima volta che ho messo piede in una sala di danza avevo sei anni” racconta l’artista “e da subito ho capito che quella sarebbe stata la mia strada”. Un mondiale di Hip-Hop alle spalle,nel 2013 a Las Vegas,nel quale si era aggiudicata il sesto posto nella categoria Adult, campionessa italiana alle qualificazioni per i mondiali per il 2011,2012,2013, un secondo posto, in Danimarca al World of the Dance. Ed ora si trova impegnata fino al 12 agosto ai mondiali di Hip-Hop che si disputano a Phoenix in Arizona, insieme alla sua crew, ’ Kings of the South’, coreografati da Teddy Wigga. “Per fare una coreografia a livello mondiale ci vuole circa una settimana, senza contare le prove tecniche che ci permettono di pulire i movimenti, perfezionare i dettagli e coordinarci al meglio”.

La passione è il motore che muove questa giovane donna, che sogna di diventare la nuova Parris Goebel della musica Hip-Hop in Italia. Da Valmontone a Phoenix per il suo quinto mondiale, in quella che si annuncia una competizione tutt’altro che facile, visto l’altissimo livello tecnico dei paesi in gara. “Arrivare in finale nel 2013 è stato già un grandissimo traguardo e quest’anno speriamo di fare ancora meglio, ma a prescindere dal risultato mi auguro di trovare nuove ispirazioni e di vivere a pieno questa nuova sfida”. E quando le chiediamo che consiglio darebbe a chi volesse interfacciarsi alla sua disciplina Federica non ha dubbi “una passione se coltivata bene e fino in fondo può portare risultati importanti, questa disciplina aiuta a maturare fiducia in se stessi e permette di esprimere attraverso i movimenti del corpo i sentimenti più profondi.

Trovare la complicità e l’unione nella crew non è facile” ironizza Federica, “è un po’ come trovare l’uomo della vita, prima si devono fare molti tentativi a vuoto, ma una volta raggiunto l’equilibrio ci si riscopre totalmente e si ottengono delle prestazioni uniche”. A Federica e alla squadra italiana in gara i nostri migliori auguri!

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