Fiano Romano, tre cuccioli di cane maremmano uccisi a bastonate

Per domenica 7 aprile Rizzi sta organizzando una manifestazione per contestare quanto messo in atto dall’allevatore, proprio nel luogo ove sarebbero stati uccisi i cani

L'attivista animalista Enrico Rizzi affronta il presunto uccisore dei cuccioli

L'attivista animalista Enrico Rizzi affronta il presunto uccisore dei cuccioli

Una dettagliata segnalazione giunta a Enrico Rizzi, attivista per i diritti degli animali, circa tre cuccioli di cane maremmano che nella giornata di martedì sarebbero divenuti oggetto di violenti colpi di bastone fino a causare la morte immediata di due mentre il terzo non c’è l’ha fatta dopo essere stato trasportato dai Carabinieri presso un ambulatorio veterinario.

Il luogo, nelle immediate vicinanze di Fiano Romano, in provincia di Roma, è stato raggiunto stamani dall’attivista che ha avuto una vivace discussione con l’allevatore. Interminabili minuti nel corso dei quali un agnello da latte è stato tenuto tirato per le zampe anteriori finché Rizzi non è riuscito a farlo trasportare presso una struttura specializzata. Il tutto documentato da una diretta Facebook ivi compreso il grave comportamento con il quale alla macchina di Rizzi è stata sbarrata la strada tanto da dovere ricorrere all’intervento dei Carabinieri.

I gravissimi fatti così come mi sono stati rendicontati   – ha dichiarato Enrico Rizzi – mi risultano essere divenuti oggetto di intervento delle forze dell’ordine, le quali avrebbero pure denunciato il soggetto. Mi appare dunque incredibile come una simile persona possa ancora continuare ad avere degli animali“.

Rizzi ha più volte denunciato il vuoto legislativo che caratterizza in Italia il campo della protezione animali ma adesso l’intento dell’attivista sarà anche quello di verificare se le forze dell’ordine hanno realmente posto in essere tutto quanto necessario, come ad esempio il sequestro del bastone con il quale sarebbero stati uccisi i cuccioli di cane.

Per domenica mattina Rizzi sta organizzando una manifestazione per i diritti degli animali e per contestare quanto messo in atto dall’allevatore, proprio nel luogo ove sarebbero stati uccisi i cani, ossia quelli soliti di pascolo che sembrano, peraltro, non appartenere al presunto uccisore.

Rizzi ha fatto della difesa degli animali lo scopo della sua vita. Diciassette anni di attività nel campo ed ora la candidatura al Parlamento Europeo nelle liste di Sud chiama Nord e la nomina a commissario Dipartimento tutela animali e lotta alle zoomafie. “Gli animali – ha concluso Rizzi – hanno urgente bisogno di una legge che li difenda veramente”.