Foibe, il ricordo di Valmontone e Colleferro

I due comuni commemorano la tragedia ai danni delle popolazioni italiane nella Venezia Giulia

Il 10 febbraio è una data che evoca orribili ricordi ma è soprattutto un giorno in cui ricordare per fare in modo che quella tragedia non torni mai più.
E’ la giornata in cui si celebra, in tutta Italia, il “Giorno del ricordo”, in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale del secondo dopoguerra.

Così come nel resto del Paese, sia Valmontone che Colleferro hanno voluto ricordare e commemorare quella tragedia.
“Oggi 10 febbraio – si legge sul sito del comune di Valmontone – è stato dichiarato, con legge dello Stato, Giorno del ricordo in memoria delle vittime dei massacri perpetrati ai danni delle popolazioni italiane nella Venezia Giulia occupata dalle formazioni partigiane Jugoslave. Migliaia di persone – si legge ancora sul sito – furono brutalmente assassinate e gettate nelle foibe dell’altopiano carsico al fine di occultare il massacro. Oggi l’Amministrazione Comunale di Valmontone commemora, come tutte le istituzioni italiane, il tragico ricordo di quei fatti”.

Sul tema si è espresso anche il sindaco di Colleferro, Mario Cacciotti: “Come già abbiamo fatto per il dramma dell’Olocausto – dice il Sindaco Mario Cacciotti – anche la tragedia delle foibe non può essere da noi dimenticata. Il secondo conflitto mondiale fu teatro, infatti, di altre assurde brutalità. Il genere umano si macchiò di uno degli orrori più malvagi che si possano concepire verso i propri simili. Accanto ai massacri delle Foibe, in cui furono gettate migliaia di persone ancora vive o soppresse mediante fucilazioni, annegamenti, torture, molti altri italiani residenti nel Venezia Giulia, in Istria e Dalmazia furono ugualmente vittime dell’occupazione di Tito, in quanto costretti a lasciare, non senza grande dolore, la loro casa, la loro terra natia”.

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