Frosinone, il sindaco tuona: “Tifosi trattati come deportati”

“Prima di arrivare al San Paolo sono stati fotosegnalati e a tutti hanno fatto togliere le cinture, nemmeno fossero dei carcerati”

"I nostri tifosi trattati come dei deportati". Non usa giri di parole il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani,intervenuto alla trasmissione radiofonica Roma Ore 10 su Teleradiopiù, condotta da Francesco Vergovich. Il primo cittadino ha espresso la propria, pacata indignazione in merito ai controlli della Polizia ai quali sono stati sottoposti i tifosi ciociari il pomeriggio di sabato, poco prima dell'incontro con il Napoli.

"Decine di bus dei nostri tifosi – spiega il sindaco – sono stati bloccati ben prima dell'arrivo allo stadio San Paolo, all'altezza di Casoria. Erano controlli di rito ma si è andati decisamente oltre: i supporters del Frosinone sono stati fotosegnalati preventivamente, nemmeno fossero deportati. Si trattava di una partita tranquilla, con la squadra ormai retrocessa e con diverse famiglie che volevano solamente assistere a una partita di calcio".

Ottaviani ha aggiunto un altro particolare, che lo ha lasciato molto amareggiato: "A tutti i passeggeri dei bus, sono state fatte togliere le cinture a tutti, cosa che avviene solo quando si va al carcere e si passa la porta carraia". Il sindaco riconduce questo atteggiamento da parte della Polizia alla disparità di trattamento nei confronti delle tifoserie del campionato si Serie A: "I tifosi del Frosinone – attacca Ottaviani- sono bistrattati solo perché appartengono a una piccola provincia e non fanno parte di un'area metropolitana che gode di maggiore considerazione e visibilità. Quanto è accaduto a Napoli è solo l'ultimo degli episodi che si sono verificati quest'anno. Per esempio, ai nostri tifosi venne vietata la trasferta di Firenze poiché, evidentemente, si temeva l'arrivo di alcuni scalmanati. Ma la settimana successiva, in occasione di Fiorentina-Roma, i tifosi della squadra giallorossa arrivarono fino alla stazione di Santa Maria Novella". 

Ottaviani ha specificato di ritenere giusti e doverosi i controlli ma "sarebbe altrettanto giusto che a pagare siano solo gli indisciplinati e non un'intera tifoseria. Invece i supporters del Frosinone hanno dovuto subire una disparità di trattamento evidente: debbo constatare che con i deboli ci si comporta da forti e con i forti ci si comporta da deboli". Un epilogo di serie A amaro per i tifosi gialloblù, che invece la settimana scorsa erano saliti alla ribalta per gli applausi rivolti ai propri giocatori al termine della sconfitta casalinga con il Sassuolo, che ha sancito la retrocessione in serie B.

* Foto del sindaco, dal suo profilo Facebook.

Lascia un commento