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Santopadre, Frosinone. Parla il tabaccaio che ha ucciso il ladro: “Temevo per la mia vita”

Lunedì notte a Santopadre, in provincia di Frosinone, un tabaccaio ha sparato con il fucile a un ladro che stava tentando di rubare nella sua villa uccidendolo sul colpo. Ora è indagato per eccesso di legittima difesa. Il ladro di nazionalità romena che è rimasto ucciso, si era introdotto nella sua villa con altri due complici.
Le parole del tabaccaio
Il giorno dopo il tabaccaio ha parlato con “Il Messaggero” per ricostruire quanto accaduto: “Avevamo capito che in casa era entrato qualcuno. Quando sono uscito nel giardino per controllare, ho visto un uomo in procinto di scappare. Ho sparato in aria, lui si è girato verso di me. Impugnava una pistola, me l’ha puntata contro e a quel punto, temendo per la mia vita, ho sparato“. “È provato, e il figlio più di lui” ha spiegato il suo legale.
La ricostruzione dei fatti
Proprio il figlio ha un ruolo importante in quanto è accaduto. E’ stato infatti lui a gridare per allarmare il padre che vi erano dei rumori sospetti. Quest’ultimo era rientrato da poco e si trovava in cantina, dove tiene i suoi fucili. Li tiene regolarmente in quanto cacciatore. E’ stato lui ad accorgersi dei due ladri che scappavano, probabilmente perché colti di sorpresa e tutt’ora sono ricercati. Non è andata allo stesso modo per il terzo uomo, che era rimasto dentro casa provocando altri rumori. A quel punto, dopo essersi avvicinato alla stanza in cui si trovava il ladro, è avvenuto l’incontro. Sentendosi spaventato e minacciato, dunque, il tabaccaio ha sparato un colpo che ha colpito il ladro all’altezza del petto, bucandogli un polmone. Inutile l’arrivo del 118, ormai non c’era nulla da fare.
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