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Frosinone, truffa alle poste: vittime almeno 15 anziani
Emergono i primi dettagli sulla clamorosa truffa messa a segno a San Giovanni Incarico, provincia di Frosinone, da una dipendente infedele di un ufficio postale. La persona arrestata è una donna di 51 anni, che si approfittava della buona fede delle persone anziane che affidavano a lei i loro risparmi. Stando alle prime indiscrezioni giunte, la donna sarebbe finita nei guai a seguito di una denuncia anonima.
Sono così partite le indagini della Polizia Postale di Frosinone, dalle quali è stato possibile appurare che a partire dallo scorso giugno la dipendente aveva truffato 15 persone, per un valore di 600mila euro. Ma dato che le indagini sono ancora in corso l'ipotesi è che la cifra di denaro sottratto possa raggiungere e superare il milione di euro. Il sito "Il Punto a Mezzogiorno" fornisce i dettagli del modus operandi della 51enne: la donna contattava personalmente gli anziani personalmente in vista dello scadere dei buoni fruttiferi contratti anni prima. Proponeva loro, di monetizzarli o reinvestirli, ma di ogni capitale ne sottraeva una grossa percentuale, che faceva confluire su un libretto postale aperto a nome della vittima a sua insaputa falsificando firme. In almeno un caso è stato accertato che si è impossessata di ben 80mila euro. Da quel libretto postale fantasma, prelevava poi, mese per mese poche migliaia di euro, il sufficiente per non far insospettire i sistemi di controllo delle Poste.
In ogni caso, una volta venuta a conoscenza della disdicevole vicenda, Poste Italiane ha fatto sapere che le vittime della truffa saranno risarcita.
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