Giornata del ricordo, celebrazioni a Viterbo

Domani alle 11.30 cerimonia davanti al cippo che ricorda il sacrificio del viterbese Carlo Celestini

Giorno del Ricordo, anche quest’anno Viterbo renderà omaggio a tutti i cittadini della provincia deceduti a causa di deportazione, fucilazione e infoibamento. L’appuntamento è per domenica 9 febbraio, alle ore 11.30, in largo Martiri delle Foibe istriane (zona valle Faul), presso il cippo che ricorda il sacrificio del viterbese Carlo Celestini. La cerimonia è stata presentata nel pomeriggio di ieri a Palazzo dei Priori dai rappresentanti del Comitato 10 Febbraio – Viterbo, Maurizio Federici e Silvano Olmi. Con loro anche l’assessore alla Cultura Giacomo Barelli e il consigliere Marco Ciorba.

La manifestazione, che si svolgerà alla presenza di amministratori e gonfaloni di Provincia e Comune e dei labari delle associazioni combattentistiche e d’arma, vuole rendere omaggio alla memoria delle vittime delle foibe e ricordare l’esodo giuliano-dalmata e le vicende del confine orientale d’Italia, così come previsto con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 che ha istituito ufficialmente il Giorno del Ricordo. Nel corso dell’incontro a Palazzo dei Priori, il segretario del Comitato 10 Febbraio Silvano Olmi ha ricordato le iniziative promosse dal Comitato e, in particolare, la recente mostra intitolata “Trieste 1953 – Gli ultimi martiri del Risorgimento” allestita nella sala Anselmi di Viterbo lo scorso gennaio. “È nostra intenzione – ha spiegato – ospitare a Viterbo una mostra sull’ esodo dei 350.000 italiani dal confine orientale d’Italia che interessò anche il nostro territorio, con alcuni connazionali, esuli in Patria, che si trasferirono nella nostra provincia”.

“Ricordo ancora quando ci attivammo come sezione viterbese del Comitato 10 Febbraio – ha proseguito il responsabile provinciale Maurizio Federici – partì tutto con la segnalazione da parte di Aldo Quadrani della tragedia vissuta dal viterbese Carlo Celestini. Iniziarono le ricerche tra i familiari per ricostruire una storia di vita. L’allora sindaco Gabbianelli consentì l’intitolazione di una piazza ai martiri delle foibe, tra i primissimi casi in Italia. La collaborazione dell’allora assessore Antonio Fracassini, che ricordiamo con affetto, e la nostra volontà, portarono alla realizzazione del simbolico monumento, dedicato alla memoria del nostro concittadino Celestini e a quella di tutti coloro che per tomba hanno una foiba”.

“Non esistono morti di serie A e di serie B. Tutti noi – ha aggiunto il consigliere Marco Ciorba – abbiamo il dovere di ricercare una memoria condivisa. Il lavoro che sta portando avanti il Comitato, attraverso la minuziosa e preziosa ricerca storica è davvero lodevole, e soprattutto utile per restituire un’identità a tante persone, il più delle volte partendo da un solo nome”.

E di memoria condivisa ha parlato anche l’assessore Giacomo Barelli. “E’ fondamentale conservare la memoria di quanto accaduto nel passato. Ci sono tanti modi per farlo. Ricorrenze, studi, ricerche, iniziative. Prendo spunto dalle contestazioni nei confronti del recente spettacolo di Simone Cristicchi. Se succedono ancora fatti come quello accaduto nei giorni scorsi, significa che c’è ancora molto da conoscere e ricordare del nostro passato”.

Tutti i dettagli sono riportati sul sito www.10febbraio.it”. Alla cerimonia di domani interverranno anche il sindaco Leonardo Michelini e il presidente della Provincia Marcello Meroi. Prevista la presenza, come ormai ogni anno, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

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