Giudici di Pace in sciopero fino a venerdì 3 ottobre

Prosegue l’astensione nazionale dalle udienze iniziata lunedì scorso

E' in pieno svolgimento lo sciopero nazionale proclamato dall'Unione Nazionale Giudici di Pace  dal 29 settembre al 3 ottobre 2014.

L’Unione giustifica l'astensione dalle udienze con  il disagio della categoria e chiede a gran voce una riforma avente lo scopo di adeguare la condizione dei giudici di pace ai principi costituzionali e alle garanzie di indipendenza e autonomia dei giudici.  

In particolare, le critiche mosse al Governo Renzi  riguardano tre punti:

1) i recenti provvedimenti annunciati dal Governo, incentrati sulla prescrizione di fasi di conciliazione obbligatoria e di negoziazione assistita che tendono alla mera “rottamazione” della domanda di giustizia, con un accrescimento dei costi e dei tempi della definizione dei processi;  
2) l ’orientamento ministeriale sulla riforma della c.d. magistratura onoraria, che nega di fatto la natura giurisdizionale all’attività degli uffici del giudice di pace, nonostante la stessa conti oltre un milione e 600 procedimenti, un indice di litigiosità che supera il 50% di quello dei Tribunali in tutte le materie civili e abbia assorbito nel 2012 il 56% delle cause di cognizione di primo grado ed il 59% dei decreti ingiuntivi.

I trattamenti previsti dal Ministro, secondo l'Unione, compromettono inoltre l’autonomia e l’indipendenza dei giudici di pace, rendendo vano l’obiettivo della “terzietà” (temporaneità degli incarichi, drastica riduzione ed aleatorietà del trattamento indennitario dopo il primo quadriennio, mancanza di tutela previdenziale, violazione del diritto di difesa nei procedimenti disciplinari e nelle conferme, assegnazioni all’Ufficio del processo e trasferimenti ad altri uffici del giudice di pace senza il consenso degli interessati, aggravamento ingiustificato delle sanzioni disciplinari e criteri di conferma etc).

E ciò nonostante sia prevista in futuro un aumento delle competenze del Giudice di Pace  sia per valore che per materia.

Lo sciopero, salvo proroghe,terminerà venerdi prossimo.

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