Ignazio Marino attacca Orfini e critica Raggi su auto di servizio

“Mi ha ferito lo sbeffeggio delle forze politiche. Orfini ha portato il partito alla più grande disfatta della sua storia”

"Ero il sindaco di Roma che per la prima volta non usa le sue auto di servizio, e Raggi le usa oggi". Lo dice Ignazio Marino, già sindaco di Roma, a ''In mezzora'' su Rai3. "Per me l'onorabilità è il valore più importante, e quelle accuse così violente mi hanno ferito", dice Marino, "non sono solo quelle del giudice che poi mi ha assolto ma anche lo sbeffeggio delle forze politiche dal giorno della mia elezione".

Ad esempio c'è "la farsa su cui hanno aperto i giornali italiani e del mondo sulla mia Panda rossa che girava senza permesso, se l'immagini, un sindaco che violava le norme della sua città". Certo, prosegue, "le multe arrivate le ho pagate perché vanno pagate" dice Marino, ma "ho un permesso con scritto ''Sindaco'' e devo andare a vedere che sia scaduto invece di occuparmi di fatti della città?". 

Il chirurgo dem prosegue nel suo intervento su Rai 3, chiamando in causa chi lo avrebbe tradito, Matteo Orfini: Il commissario del Pd di Roma "non ha mai amministrato nulla, è stato eletto con una legge dichiarata incostituzionale", poi "ha chiuso i circoli, e lasciato debiti e morosità. E ha portato il partito, che con me aveva vinto tutti i municipi, alla più grande disfatta della sua storia. Uno che fa così si dimette, e invece rimane attaccato con l'Attak alla poltrona".

In tutto ciò "non sono caduto per la magistratura", prosegue Marino, ma "ho dovuto lasciare perché Orfini ha convocato gli assessori" e "gli ha chiesto di andare dal notaio".

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