Il day-after della Nazionale: le riflessioni di Mancini verso il Belgio

Il giorno dopo Italia-Austria, con il Belgio che ha superato il Portogallo, tengono banco gli aggiustamenti da fare per il quarto di finale di venerdì. Vediamo quali

Mancini Nazionale Euro 2020

Roberto Mancini

La sofferenza, la gioia e ora la riflessione: tornata a Coverciano, la Nazionale di Mancini ha passato una domenica di relativo relax (palestra per chi non ha giocato, piscina per coloro scesi in campo) ed ha potuto studiare la sua prossima avversaria.

Sarà Belgio-Italia

Gli azzurri in serata avranno sicuramente visto la sua prossima avversaria, il Belgio, che ha battuto nel big match di giornata il Portogallo campione in carica. Una partita tra corazzate dall’alto tasso qualitativo e agonistico che ha premiato i Diavoli Rossi di misura, grazie al destro di mezzo esterno di Thorgan Hazard a fine primo tempo. Il fratello minore di Eden è una solida realtà della squadra di Martinez, che tuttavia nella ripresa rischia più volte di farsi trascinare ai supplementari. Il colpo di testa di Ruben Dias, le occasioni di Diogo Jota e il palo all’84’ di Guerreiro hanno evidenziato una certa sofferenza della squadra belga nei minuti finali.

Dalla quantità di campioni indiscutibile e superiore agli azzurri, pesano gli infortuni di Eden Hazard e Kevin De Bruyne, difficilmente recuperabili tra 5 giorni. L’ariete Lukaku là davanti, il dinamismo di Tielemans e Meunier a centrocampo più una panchina di assoluta qualità: il Belgio parte favorito contro l’Italia, ma non ha fornito la miglior versione di sé.

Le difficoltà contro l’Austria

Così come la nostra Nazionale, che contro l’Austria ha mostrato difficoltà mai venute fuori finora. Già detto del livello del girone di Roma non elevato e facilitato da un ambiente amichevole, con la fase ad eliminazione diretta l’asticella si è alzata e l’Italia ha fatto fatica ad adattarsi. L’Austria, squadra compatta e molto solida, ha creato più di una questione alle manovra azzurra, facendo perdere di brillantezza un elemento come Verratti, negativo nella partita di sabato. Una costruzione non sempre fluida, nel secondo tempo soffocata da un quarto d’ora di furore austriaco che ha portato alle più grandi occasioni fino al gol poi annullato di Arnautovic.

Dopo la grande paura, la compattezza del gruppo ha permesso di ristabilire un certo equilibrio, poi ribaltato nei supplementari grazie anche ai cambi del ct. Il Belgio visto con il Portogallo è in grado di offrire gli spazi giusti ai vari Spinazzola e Insigne da un lato e Berardi/Chiesa dall’altro, ma la battaglia sarà da vincere a centrocampo dove potrebbe essere utile più la doppia mezzala pura che il doppio play.

Verso la gara col Belgio: Nazionale che cambierà alcuni elementi

In virtù di ciò che non ha funzionato contro l’Austria, è possibile che Mancini cambi almeno un paio di elementi per mettere dall’inizio coloro che hanno spaccato la partita nei supplementari, uno su tutti Federico Chiesa. Lo juventino ha dimostrato anche a livello caratteriale di saper affrontare partite da dentro/fuori, cosa che forse manca a Berardi, devastante nelle prime due partite nel girone ma spento a Wembley.

Tornando al discorso del centrocampo, torna in bilico la titolarità di Verratti, con Locatelli e Pessina in lizza per il ruolo di mezzala sinistro. Il neroverde sembra essere favorito, mentre Barella non dovrebbe avere problemi a recuperare gli acciacchi post-Austria. A proposito di infermeria, sembra pronto al rientro capitan Chiellini al centro della difesa, mentre più in dubbio Florenzi nel ruolo di terzino destro. Qualora non dovessero farcela, rimarrebbero in pole Acerbi e Di Lorenzo, tra i migliori con gli austriaci.

Lascia un commento