La carbonara, un piatto semplice e povero, sotto attacco dalle contaminazioni

Pasta, guanciale, uova, pecorino, pepe e naturalmente acqua di cottura. Niente di più se non la raccomandazione di condividerla con gli amici

Pasta carbonara, rigatoni

Rigatoni alla carbonara della celebre cuoca, Anna Dente

Viviamo in un’epoca storica particolare, stanno crollando tutte le nostre certezze e quindi è del tutto normale che ci aggrappiamo anche alle antiche tradizioni e alle cose che da bambini ci facevano star bene, alle usanze familiari. Tra queste anche quelle gastronomiche che allora si chiamavano semplicemente pranzi o cene…

Paladini della cucina italiana…

Una sorta di comfort che viene invece attaccato da varianti, proposte dietro lauti compensi, dai celebratissimi chef di fama internazionale, divi del proscenio web e radiotelevisivo che si considerano dei veri paladini della nuova generazione, apostoli del nuovo verbo culinario. Addirittura sono riusciti a contaminare piatti semplici e poveri ma proprio per questo amatissimi come la “carbonara”.

Le origini del piatto sono ormai note a tutti perché sono state al centro di dibattiti accesissimi con rivendicazioni provenienti da ogni parte del mondo. Ma che bisogno c’è di deturparla, violentarla, distruggerla fino addirittura a considerarla nemica della “giusta alimentazione”? E perché modificarla solo per mettere in risalto le proprie capacità e conoscenze gastronomiche? Sembrerebbe una sorta di ritorno all’epoca barocca quando in assenza di nuovi contenuti si esaltavano le forme.

Pasta Carbonara

L’originale carbonara è semplice e buonissima

Ma l’originale rimane e resterà sempre inalterabile da chi ha bisogno di certezze e ama la tradizione. Non si tratta di “gastronazionalismo” anche se a dirla tutta, la cucina italiana è la migliore del mondo.
Quindi pasta, guanciale, uova, pecorino, pepe e naturalmente l’acqua di cottura. Niente di più se non la raccomandazione di non cucinarla per poi mangiarla da soli ma di condividerla con i propri amici che non siano chef stellati pronti a criticare ogni passaggio della preparazione e del modo di impiattare ma che abbiano la vostra stessa voglia, quella di gustare un primo piatto da custodire così come è stato creato, nulla di più.
(Manlio Milana)