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La Coldiretti sollecita il Consiglio dei Ministri

di Redazione
Richiesta l'interpretazione della norma in materia di produzione casearia
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Quello della produzione di mozzarella di bufala DOP è un settore molto importante in tutta la provincia pontina.

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Per questo, la Coldiretti di Latina ha richiesto a gran voce l’approvazione, in sede di Consiglio dei Ministri, di un provvedimento che indichi le modalità di separazione degli stabilimenti che producono mozzarella di bufala campana DOP prevista per legge.

A preoccupare i produttori, anche l’inevitabile formazione di prodotti derivati, quali siero o ricotta.

“Per garantire la qualità del prodotto e il contrasto alle frodi, la corretta interpretazione della norma dovrebbe prevedere che l’obbligo di separazione non si applichi ai produttori che lavorano esclusivamente latte di bufala proveniente da allevamenti inseriti nel sistema di controllo della Mozzarella di bufala campana DOP”, così afferma la Coldiretti di Latina commentando il rinvio del Consiglio dei Ministri.

“Una volta avviata la produzione di mozzarella in un determinato stabilimento che utilizza solo late e cagliate bufaline, non è evitabile la formazione di sottoprodotti – continua la Coldiretti – e di certo non costituisce contraffazione l’eventuale produzione in quello stesso stabilimento per motivi tecnici o commerciali di formaggi o mozzarelle di bufala non a denominazione di origine, seppure realizzati con latte e cagliate destinate in partenza alla produzione DOP”.

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Il punto nodale, secondo Carlo Crocetti, Presidente della Coldiretti, e Saverio Viola, direttore, è non perdere di vista la valorizzazione di un settore importante per il Made in Italy.

 
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