L’accusa di antisemitismo nella ristorazione romana esplode sui social

La vicenda ha suscitato una valanga di reazioni sui social media, con centinaia di commenti che appoggiano la decisione di Bellacarne

Cartello Ristorante Bellacarne

Le tensioni del conflitto tra Israele e Palestina si sono estese anche a Roma, esplodendo sul web in un caso di presunto antisemitismo che ha scosso la comunità locale. Il ristorante kosher Bellacarne, noto punto di riferimento per la comunità ebraica della capitale, ha deciso di interrompere la collaborazione con la storica azienda Bernabei Liquori in seguito ai commenti antisemiti pubblicati sui social media da Serena Bernabei.

La rottura di BellaCarne con Bernabei Liquori

Bellacarne, rinomato ristorante situato nel quartiere ebraico di Roma, ha annunciato la cessazione immediata della collaborazione con Bernabei Liquori, azienda leader nella fornitura di alcolici e bevande. La decisione è stata presa dopo che Serena Bernabei, figura di spicco dell’azienda, ha pubblicato sui social network commenti definiti apertamente antisemiti. Questi post, sebbene ora rimossi, sono stati riportati dal ristorante, che ha condiviso l’annuncio della rottura su tutte le sue piattaforme digitali.

I commenti di Serena Bernabei

Nei suoi post, Serena Bernabei ha espresso con fierezza il suo antisemitismo, utilizzando frasi offensive come “Fate schifo come popolo e come persone” e “Chiamatemi antisemita, ne andrò fierissima”. Queste dichiarazioni sono state giudicate inaccettabili dalla direzione di Bellacarne, che ha sottolineato l’importanza di denunciare e prendere le distanze da chi promuove razzismo e odio razziale. Il ristorante, aperto dieci anni fa da Alberto e Alessandra Ouazana, ha ribadito il proprio impegno a difendere il diritto di esprimere opinioni, purché non sconfinino nell’incitamento all’odio.

Le reazioni sui Social e le scuse del marito

La vicenda ha suscitato una valanga di reazioni sui social media, con centinaia di commenti che appoggiano la decisione di Bellacarne. Molti utenti hanno lodato il ristorante per aver preso una posizione netta contro l’antisemitismo. Tra questi, il marito di Serena Bernabei, Francesco Giontella, ha cercato di scusarsi pubblicamente per conto della moglie, spiegando che le sue parole erano frutto di un momento di forte turbamento causato dai video sul conflitto israelo-palestinese circolanti in rete. Giontella ha assicurato che sua moglie è profondamente dispiaciuta e che le sue affermazioni non riflettono il suo vero pensiero.

La risposta di Bellacarne

Nonostante le scuse di Giontella, Bellacarne ha comunicato che non ha ricevuto alcun contatto diretto da Serena Bernabei, né una telefonata né un messaggio. I responsabili del ristorante hanno preferito non commentare ulteriormente, ribadendo che quanto dovevano dire è stato già comunicato pubblicamente. Nel frattempo, la Bernabei Liquori ha promesso una comunicazione aziendale imminente per ribadire la propria posizione contro ogni forma di razzismo.

Questo ennesimo episodio accaduto a Roma, anche se marginale e ci auguriamo sanabile con un po’ di buon senso, mette in luce come il conflitto israelo-palestinese possa avere ripercussioni ben oltre i confini del Medio Oriente, alimentando tensioni e polemiche anche in altre parti del mondo. Parlare e scrivere di certi argomenti dovrebbe essere fatto con un equilibrio che però troppi di noi dimostrano di non avere. Riflettiamoci bene sulle conseguenze che possono avere i nostri comportamenti.