Ladispoli, aggressione al Punto di primo intervento

La vicenda, secondo l’assessore regionale D’Amato, “è assolutamente grave e segnala l’esigenza di garantire la sicurezza degli operatori sanitari”

Ennesimo episodio di violenza ai danni di un operatore medico-sanitario, a pochi giorni di distanza dall’aggressione avvenuta al Sant’Andrea. Questa volta è accaduto del Punto di primo intervento di Ladispoli.

A notte fonda, un’ambulanza ha portato nel Ppi un paziente in stato di incoscienza. Quando i sanitari hanno iniziato le operazione per la somministrazione di una flebo, l’uomo si è svegliato all’improvviso ed ha iniziato a dare in escandescenza, urlando, dimenandosi e picchiando chiunque gli si parasse davanti. 

I medici e gli infermieri, dopo aver ricevuto calci e pugni dal paziente, si sono riparati dietro ad una vetrata. Nel frattempo è giunta sul posto una guardia giurata, che è stato colpito in pieno volto da un pugno violento ed è caduto a terra sbattendo la testa. Ora è ricoverato all’Aurelia hospital

“La vicenda accaduta a Ladispoli – ha dichiarato l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato – è assolutamente grave e segnala l’esigenza di garantire la sicurezza degli operatori sanitari. Auspico che chi ha commesso dei veri e propri reati danneggiando cose e aggredendo persone sia assicurato alla giustizia e paghi fino all’ultimo euro per i danni alle strutture. Agli operatori tutta la solidarietà così come al vigilante aggredito che si trova in ospedale”.

 

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