L’Amaranto, l’erbaccia di Roma, famosa come le buche e i rifiuti

L’Ama ha tagliato alcuni servizi che erogava, fra i quali quello relativo all’eliminazione delle erbacce da strade e marciapiedi

L'Amaranto, le erbacce di Roma

L'Amaranto, le erbacce di Roma

Le chiamano le “erbacce de’ Roma” ormai famose come le buche e le voragini, come le montagne di rifiuti sparse tra i cassonetti trasbordanti, come il traffico impazzito e il trasporto pubblico al collasso di quella che ancora definiamo come la capitale d’Italia.

Erbacce a Piazza Navona

La regina delle erbacce

La regina delle “erbacce” è l’ Amaranto e, per quanto pianta straordinaria, non è l’unica a crescere nelle strade di Roma, sui marciapiedi e tra le mura e i graniti dei monumenti. L’elenco è piuttosto lungo: capperi, acetosella, miglio, tarassaco, finocchio, falsa rucola, gramigna, ortica, orzo selvatico, assenzio, borsa del pastore, pimpinella, ruchetta selvatica…

Ma l’amaranto comune è la regina, una pianta considerata infestante anche se buona e benefica, commestibile,
originaria del Sudamerica, ma ormai diffusa in tutto il mondo. Nell’antichità usavano l’amaranto come pianta medicinale, per via dell’alto contenuto di vitamina A, C, sali minerali, calcio e ferro. Grazie a questi elementi ha proprietà astringenti e rivitalizzanti, per questo si usava, ad esempio, in caso di emorragie intestinali o flusso mestruale abbondante.

L’amaranto e le amiche erbacce

Quindi quando scendiamo in strada non lamentiamoci se l’Ama ha stabilito di tagliare alcuni servizi che erogava, fra i quali quello relativo alla eliminazione delle erbacce da strade e marciapiedi e se questa decisione ha avuto un effetto devastante per l’intera città e che ora serviranno risorse infinite per recuperare il danno… Ringraziamo tutti invece, sindaci e giunte, amministratori di partecipate e addetti ai lavori per averci donato un bene così prezioso come l’amaranto e le sue amiche erbacce.

Lascia un commento