Terza notte di lancio di sassi contro gli autobus ATAC su via Laurentina

Per la terza notte consecutiva, un gruppo di ragazzi si esibisce lanciando sassi contro gli autobus ATAC in transito

Autobus Atac con vetri rotti

Autobus Atac con vetri rotti dopo il lancio di sassi

La fine di questa estate gloriosa per lo sport italiano sembra non voler finire, mesi di successi tanto inaspettati quanto eternamente attesi ci hanno riempito di gioia ed orgoglio. Ma stavolta la medaglia d’oro non andrà a un grande sportivo, ma a un gruppo di vandali tanto imbecilli quanto codardi e incoscienti. Di questa nuova specialità, dopo mesi di allenamento, si stanno svolgendo i campionati in queste notti di fine settembre.

5 autobus con i vetri frantumati

Per la terza notte consecutiva infatti, nell’arena di via Laurentina, all’altezza del centro commerciale Maximo un gruppo, presumibilmente, di ragazzi, si esibisce in un lancio di sassi contro gli autobus ATAC in transito. Sono mesi che saltuariamente avvengono questi assurdi e pericolosissimi lanci di pietre, ma adesso ci deve essere in atto una vera e propria gara per eleggere il campione della demenza. Tre notti consecutive di lanci, decine di vetture colpite, ben 5 autobus con i vetri frantumati. Paura e sgomento per i conducenti, colpiti all’improvviso, al buio ed in velocità, con la paura concreta di essere colpiti direttamente, con conseguenze estremamente pericolose.

Le autorità sono state avvertite dei fatti, denunciati già nel passato, ma stavolta servirà  un intervento deciso per mettere fine a questo folle gioco. Gioco che costa assai caro all’azienda del Tpl romano, già in grossa difficoltà per la carenza di autobus, in attesa ancora delle ultime forniture di vetture, circa 30 rimaste negli stabilimenti IIA di Avellino e altre 70 ibride Mercedes rimaste invischiate nei problemi economico-burocratici di ATAC e del Comune di Roma.

Chissà se i medagliati lanciatori di sassi contro i bus, saranno coscienti che, oltre alla pericolosità, le loro bravate rischiano di lasciare a piedi la mamma che va a lavoro o la nonna che esce per fare la spesa. Ci vorranno infatti alcuni giorni per rimettere in strada i bus vandalizzati, con la speranza che sia l’ultima volta.

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