Lanuvio, strage casa di riposo. Indagate le titolari: chiamarono soccorsi in ritardo

Le due titolari della casa di riposo sono indagate per omicidio colposo plurimo: chiamarono i soccorsi in ritardo

Proseguono le indagini sulla strage avvenuta nella casa di riposo di Lanuvio, Villa dei Diamanti, dove sabato 16 gennaio c’è stata una letale fuoriuscita di monossido di carbonio.

Sono indagate le due titolari, la procura di Velletri procede per omicidio colposo plurimo. Una delle due infatti, ha dichiarato di aver telefonato alla struttura alle ore 5:00 del mattino. Mentre dai tabulati avrebbe ricevuto una chiamata (rimasta senza risposta) dopo le 4:00 del mattino. Eppure avrebbe chiamato i carabinieri solo alle 9:00.

La strage nella casa di riposo: il mistero sulla fonte di gas

Cinque donne sono decedute perché intossicate dal monossido di carbonio e altre sette persone, due operatori socio sanitari e cinque ospiti della casa di riposo, sono ricoverati in gravi condizioni in ospedale. Alcune di loro sottoposte anche a ossigenoterapia in camera iperbarica. Sulle salme delle 5 persone, sulle quali è stata eseguita l’autopsia, verranno effettuati ulteriori esami specifici sui tessuti.

L’impianto di riscaldamento su cui si sono concentrate le prime verifiche funzionava correttamente, non solo: la caldaia era stata riparata da poco. Dunque, come si è scatenato il gas? I carabinieri indagano su questo fronte, quello della fonte delle esalazioni micidiali, ma anche su quello dei soccorsi.

Gli inquirenti hanno sequestrato il telefono della proprietaria e hanno verificato come i soccorsi siano stai chiamati in ritardo rispetto al momento in cui si sarebbe verificato l’incidente. Se i sanitari fossero stati chiamati in tempo alcuni decessi si sarebbero potuti evitare, affermano gli investigatori. Le famiglie delle vittime hanno nominato degli avvocati, per essere risarcite delle loro perdite. Sono ancora molti i misteri e le incoerenze nelle deposizioni e testimonianze sull’accaduto.

Villa dei Diamanti è attualmente sotto sequestro. Tuttavia, a causa dei positivi al Covid, prima di poter far entrare dei consulenti tecnici per eseguire rilievi approfonditi, occorrerà sanificare gli ambienti senza neutralizzare gli indizi utili. 

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