Lazio 4-1 Lecce, i biancocelesti calano un poker salentino all’Olimpico

La Lazio torna all’Olimpico dopo la sconfitta contro il Celtic e davanti ai propri tifosi, vuole ritornare alla vittoria

La Lazio torna all’Olimpico dopo la sconfitta contro il Celtic e davanti ai propri tifosi, vuole ritornare alla vittoria. Contro ha un avversario non certo da sottovalutare, il sorprendente Lecce di Liverani. La squadra di Inzaghi è ad un punto dalla zona Champions, in campionato arriva dalle vittorie contro Fiorentina, Torino e Milan; Lecce invece che non perde ma fatica a vincere, quattro i pareggi consecutivi per i salentini. Inzaghi schiera Correa come spalla di Immobile, centrocampo classico con Lazzari e Lulic sulle fasce, in difesa Acerbi si sposta sulla sinistra per sostituire Radu, Luiz Felipe agirà da centrale.

Il match è diretto dall’arbitro Gianluca Manganiello. Non passa nemmeno un minuto dall’inizio della partita e Lazio subito pericolosa con Correa, palla in verticale di Luis Alberto per l’argentino che prova la conclusione sul primo palo, Gabriel in angolo. Spinge fin da subito la Lazio, ancora Luis Alberto, percussione palla al piede, destro a giro con Gabriel costretto ancora in angolo. Prima ammonizione del match ai danni di Mancosu al 4’minuto, il fantasista del Lecce rincorre Lazzari e lo ferma con una vistosa trattenuta, all’undicesimo c’è la prima conclusione del Lecce verso la porta difesa da Strakosha, con Mancosu dalla distanza, destro potente e palla che esce di poco sopra la traversa.

Il tema della partita è subito chiaro con la Lazio che spinge alla ricerca del vantaggio, Lecce in difesa pronto per la ripartenza. Tre occasioni nel giro di due minuti tra il 13’ e il 15’minuto due per la Lazio una per il Lecce, quelle della Lazio con Milinkovic e Luis Alberto, quella del Lecce con Babacar.

Ma è un minuto dopo che la squadra di Liverani ha un' occasione clamorosa con Mancosu, Babacar pesca Lapadula in area, tocco per il fantasista che calcia alto un rigore in movimento. Lazio che prova a tornare a spingere in avanti, collezionando calci d’angolo, ma al 30’minuto trova il Gol del vantaggio con Correa, Luis Alberto pesca l’argentino in area, diagonale chirurgico per il Tucu che batte Gabriel.

Azione nata dalla classica invenzione del  Mago Luis Alberto, abilissimo nel girarsi in un fazzoletto e trovare il filtrante per Correa, buon momento per la squadra biancoceleste che al 33’dopo un cross di Lulic, trova Immobile, conclusione dell’attaccante, risposta con i pugni di Gabriel.

Al 34’primo cartellino giallo anche per la squadra di Inzaghi, lo rimedia Lucas Leiva per un fallo tattico su Mancosu fermato in un’azione in contropiede, Lecce che prova ad alzare il baricentro alla ricerca del pareggio, che trova al 40’con Lapadula angolo di Calderoni, spizzata di testa di Rossettini, che trova la punta sul secondo palo; per l’ex Milan è facile insaccare in rete.

Dura dieci minuti il vantaggio della Lazio, che potrebbe ritrovare subito dopo il pareggio dei salentini, con Luis Alberto servito da Correa, che da pochi passi calcia incredibilmente alto. Solo due i minuti di recupero in questo primo tempo concessi dall’arbitro Manganiello, con l’unico episodio rilevante, di un calcio di punizione battuto da Milinkovic, con palla che colpisce la barriera. Finisce un primo tempo ricco di emozioni, con la Lazio che ha attaccato con continuità, ma Lecce sempre pericoloso nelle ripartenze, una curiosità, quattro gol nelle ultime cinque gare di serie A per Correa. Nel secondo tempo dopo sei minuti c’è la prima sostituzione per la Lazio, con Inzaghi che manda in campo Cataldi al posto di Leiva, al 52’splendida parata di Strakosha, conclusione a botta sicura di Babacar, riflesso incredibile del portiere che salva la Lazio.

Risponde la squadra biancoceleste al 55’con Milinkovic, colpo di testa del serbo che sfiora il palo, al 59’secondo cartellino giallo per il Lecce ai danni di Lapadula, scontro aereo tra la punta e Acerbi, gomito largo per l’ex Milan che si prende il giallo.

Al 62’ arriva il raddoppio per la squadra di Inzaghi, cross dalla trequarti di Acerbi, sul primo palo spunta Milinkovic, il serbo di potenza manda sotto la traversa. Bellissima palla di Acerbi, ma la difesa del Lecce decisamente poco attenta, prova a reagire la squadra di Liverani dopo tre minuti con un contropiede di Lapadula, cross sul palo lontano, Patric, anticipa l’accorrente Calderoni. Passa un minuto e calcio di rigore per il Lecce, su azione di angolo, scontro tra Milinkovic e Mancosu, Manganiello molto vicino, indica il dischetto. Calcia Babacar di potenza ma Strakosha intuisce e respinge, rigore sbagliato, sulla ribattuta segna Lapadula ma il gol viene annullato dopo il controllo VAR, Manganiello fischia l’ingresso anticipato in area dell’attaccante. Ammoniti intanto sia Immobile che Lucioni per proteste, cambio nel Lecce al 70’con Shakov che prende il posto di Majer, inizia una girandola di sostituzioni tra i due allenatori, risponde Inzaghi dopo due minuti, mandando in campo Bastos al posto di Patric e subito dopo Liverani manda in campo La Mantia al posto di Babacar. Al 76’ rigore per la Lazio, Lazzari entra in area, cross dell’esterno che Tachtsidis, fuori equilibrio, tocca con la mano, calcia Immobile che non sbaglia, spiazzando Gabriel, portiere sulla sinistra, palla sulla destra.

Lecce che passa dal possibile pareggio annullato di Lapadula al passivo del 3-1, con i salentini che cercano la reazione, che viene però smorzata dal quarto gol della Lazio al 80’minuto con Correa, contropiede da manuale della squadra di Inzaghi, Immobile mette l’argentino davanti alla porta, sinistro imprendibile per Gabriel. Colpo del KO della Lazio con un contropiede ben gestito da Immobile e concluso ottimamente da uno scatenato Tucu autore di una doppietta.

Ma non si arrende la squadra di Liverani che all’85’ trova il gol del 4-2 con La Mantia, gran colpo di testa della punta sul secondo palo sul traversone di Petriccione. Ultimi due cambi per gli allenatori, con Inzaghi che manda in campo Berisha al posto di Correa, e Liverani inserisce Rispoli per Meccariello, prova a crederci ancora il Lecce, con i salentini tutti in avanti alla ricerca del terzo gol. Quattro i minuti di recupero concessi dall’arbitro in questo secondo tempo, con tutto il Lecce che continua a spingere e creare occasioni, prima al 93’con un cross di Rispoli sul secondo palo che La Mantia non devia per pochi centimetri, poi al 94’con un palo della punta con un colpo di testa, incredibile il riflesso di Strakosha sul tap in di Lapadula. Ma finisce qui con l’arbitro Manganiello che manda le squadre negli spogliatoi, quarta vittoria consecutiva in campionato per la Lazio, che ha dovuto dare il massimo con un Lecce mai domo.

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