Le “girasoline” all’infiorata

Alla ricerca del sole…nonostante tutto!

A Valmontone la festa del Corpus Domini è stata sempre una delle feste più sentite, si celebrava con grande solennità e si faceva l'infiorata. Tutta la strada riservata per la Processione veniva tappezzata con i fiori che alcuni giorni prima ragazzi e ragazze raccoglievano in campagna, li sfogliavano uno ad uno e raggruppavano i petali dello stesso colore per utilizzarli nei disegni da rappresentare. 

Quest'anno, per la seconda volta, l'Associazione  “Il Girasole” ha accettato il gradito invito da parte dell'Amministrazione Comunale ed ha partecipato realizzando un bellissimo girasole con il segno della prevenzione!! Partecipare a questa iniziativa è abbastanza faticoso ma dopo alcune riflessioni sul da farsi la “girasolina” Giuseppa ha esordito dicendo che seppure sarebbe stato un grande impegno lei era pronta le sarebbero bastate tre persone ad aiutarla, non voleva che il Girasole rinunciasse a questa grande opportunità.

Pochi minuti dopo a Giuseppa si sono affiancate Orietta, Catia, Elena e Cadia, poche ma determinate!!! A lavoro finito le “girasoline” ci hanno raccontato che cosa le ha motivate nel profondo e cosa c'era dietro a tanta determinazione a creare quel bellissimo girasole.

Giuseppa, Orietta, Catia, Elena e Cadia attraverso questo lavoro hanno voluto dimostrare che il tumore si deve affrontare a testa alta senza vergognarsene e che con una buona prevenzione si può vincere. Catia, con molta commozione, ci racconta che questa piccola grande impresa l'ha affrontata per mandare un messaggio a suo figlio che in questo momento sta affrontando un momento difficile, per dirgli che tutto si supera. 

“Avere una diagnosi di cancro non è facile da digerire, ti cambia la vita, andare avanti nonostante tutto, ti fa apprezzare tutte le piccole cose della vita ed inizi ad accettare tute le sfide che si presentano, per noi è importante sfidare la vita stessa. Stanche ma soddisfatte, grazie Girasole per queste opportunità che ci vengono offerte”.

Maria Luisa Piacentini

Foto Pantaphoto Bruno Pantaloni

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