Liverpool 5-2 Roma, ed è quasi notte per i giallorossi all’Anfield Road

La Roma crolla sotto i colpi dei Reds, in uno stadio storico, per una semifinale che avrebbe dovuto ripagarci

La Roma crolla sotto i colpi dei Reds, in uno stadio storico, per una semifinale che avrebbe dovuto ripagarci, noi delusi di 34 anni fa per quella maledetta partita all’Olimpico, dove perdemmo la Champions ai rigori. Di Francesco ripropone la difesa a 3 e cambia un solo giocatore rispetto al match in casa contro il Barcellona: Under sostituisce Schick e, con Nainggolan, agirà a supporto dell’unica punta Dzeko. Fazio, Manolas e Juan Jesus formano la linea difensiva. Strootman e De Rossi compongono la coppia in mezzo al campo con Florenzi e Kolarov sugli esterni.

La Roma parte sorniona, alcune imprecisioni soprattutto in difesa fanno pensare ad un approccio timoroso e guardingo. Non è la solita Roma, sente l’importanza della partita e dell’ambiente, anche se più di tremila splendidi tifosi giallorossi non l’hanno lasciata sola. Il ritmo della squadra però aumenta col passare dei minuti, fino a far arrivare spesso gli attaccanti sotto la porta di Karius. Al 18′ l’episodio che, con un po’ più di fortuna, avrebbe potuto dare una svolta alla partita. Kolarov scarica un sinistro terrificante dalla grande distanza, e il portiere devia malamente il pallone che si stampa sulla traversa. Sfortunati e vicini al vantaggio.

Il Liverpool sente il pericolo e reagisce con impeto con il suo trio d’attacco micidiale: Firmino, Mané e Salah. Soprattutto quest’ultimo, l’ex giallorosso, una vera spina nel fianco. E proprio lui, al 35′ calcia a giro sul secondo palo: la palla bacia la traversa e si insacca all’incrocio. Gol strepitoso dell’attaccante egiziano e Liverpool in vantaggio. Ora la Roma soffre molto la velocità dei tre davanti e fatica a recuperare lucidità e intensità di gioco. Al 45′ raddoppiano i Reds ancora con Momo Salah, sugli sviluppi di un contropiede e su servizio di Firmino. L’egiziano si porta avanti la palla e supera Alisson in uscita con un pallonetto. Quando giocava con la Roma spesso questi gol li sbagliava.

La ripresa, con Shick al posto di Under dal primo minuto, vede i giallorossi ancora in grande sofferenza. La difesa stenta ad arginare gli attaccanti del Liverpool e all’11’ il solito Salah scatta in profondità e dalla destra crossa rasoterra all’altezza del dischetto del rigore: Mane’, di prima intenzione, gira col destro e mette la palla all’angolino. 3-0. Ora è buio pesto, la Roma sembra non avere la forza di reagire e al 16′ incassa il quarto gol: Salah entra in area dalla destra, salta agevolmente Juan Jesus, sempre in difficoltà stasera, e mette un pallone rasoterra per l’inserimento di Firmino nell’area piccola: l’attaccante brasiliano, a porta vuota, appoggia in rete con il destro. Al 23′ Di Francesco sostituisce Juan Jesus e De Rossi con Perotti e Gonalons, ma continua premere la squadra di Klopp, non ostante il cospicuo vantaggio. Al 24′ la Roma deve incassare il quinto gol per opera del solito Firmino, su assist di Milner. I fantasmi dell’imbarcata ora sono realtà, sembra incredibile, la Roma è in balia del Liverpool, che però inizia a rallentare, pago di un risultato quasi tennistico.

E la squadra giallorossa può così alzare il baricentro e provare a fare qualcosa. Al 36′ lancio di Nainggolan per il movimento di Dzeko all’interno dell’area: Lovren sbaglia l’intervento, l’attaccante bosniaco controlla col petto e piazza col sinistro sul primo palo. Cinque a uno. Passano quattro minuti, e Nainggolan calcia col sinistro dal limite, Milner tocca il pallone col braccio ed è  rigore, che Perotti trasforma: 5 a 2. Ora la Roma crede in un miracolo come col Barcellona e prova a segnare il terzo gol che però non arriva.

Finisce forse così il sogno giallorosso di approdare ad una finale di Champions dopo 36 anni. E ad interrompere quel sogno c’è ancora il Liverpool e un suo fantastico giocatore, Salah, ceduto dalla Roma ed ora mattatore dei Reds. Certo, c’è la partita di ritorno all’Olimpico il 2 maggio: sarà capace la Roma di sorprenderci ancora? Noi diciamo che non è vero ma ci crediamo, perché conosciamo il cuore giallorosso, quello grande sul campo ma soprattutto quello enorme dei suoi tifosi sugli spalti. Forza Magica Roma. 

Liverpool (4-3-3): Karius; Alexander-Arnold, Lovren, van Dijk, Robertson; Chamberlain (18′ Wijnaldum), Henderson, Milner; Salah, Firmino, Mané

Roma (3-4-2-1): Alisson; Fazio, Manolas, Jesus (67′ Perotti); Florenzi, De Rossi (68′ Gonalons), Strootman, Kolarov, Under (46′ Schick), Nainggolan, Dzeko.

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