Luglio 2015: L’informazione dei Telegiornali nel tempo del Web

Ti immagini una reazione della tv rispetto alle notizie sul web che arrivano rapide e sintetiche, un approfondimento…

Domenica 5 luglio, il tg delle 13. Canale 5: veloce carrellata su Grecia e politica interna, poi soprattutto un'accozzaglia di servizi di cronaca nera, incidenti e omicidi periferici da tutta Italia, cose che abbiamo già visto pubblicate il giorno prima da decine di siti e giornali online. Ad un certo punto arriva il servizio centrale del tg, sul quale si indulge per 5 minuti: l'importanza dei cani molecolari. Perché i cani molecolari? Perché sono importanti, così hanno detto, non ci sono altri motivi. Rai 2: copione molto simile. Una differenza che trovo è che viene annunciato un servizio e ne parte un altro. Nessuna scusa e nemmeno una spiegazione. Ne lanciano un altro su una storia che gira su Facebook (vista e rivista), parte, si ferma, appare un mappamondo e poi riparte dall'inizio. Ancora una volta la conduttrice non si scusa né spiega. Si va avanti e nel bel mezzo del tg, mandano in onda un reportage su una partita di calcio tra atleti di diversa etnia contro il razzismo (l'anchorwoman che conduce lo chiama razzismo come i razzi spaziali); è il servizio più lungo, con domande in lingua inglese, (che nemmeno alle elementari), della giornalista inviata: "It's important the sport for antiracism?" – risposta del ragazzo intervistato: "Yes, is important". E via a lungo con altre considerazioni sul razzismo (razzi spaziali) e anti razzismo (sempre razzi spaziali), in lingua italiana però (si fa per dire), visto che con l'inglese il meglio era già andato.

C'è un direttore che guarda? Qualcuno che possa avvertire una leggera vergogna per un prodotto televisivo così scarso? Un po' di pudore suvvia. E poi una considerazione più seria: se chi si occupa di televisione pensa di sbrigare la faccenda in questo modo si troverà molto presto senza lavoro. All'informazione così superficiale ci pensa già il web e lo fa a velocità supersonica consegnandoti la notizia sul telefono, sempre a portata di mano. Per la tv dei nostri anni c'è bisogno di professionisti capaci, molto capaci. Mannaggia, mi dispiace. Il telegiornale era il mio programma preferito.

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