Mafia, maxi arresto per dodici uomini di Messina Denaro

Tra gli arrestati, anche Vito Nicastri, accusato di aver finanziato la latitanza del padrino di Cosa Nostra

I dodici uomini arrestati dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Trapani e dagli uomini della Dia (Direzione Investigativa Antimafia) sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, favoreggiamento e fittizia intestazione di beni.

Sono stati individuati i capi dei due clan e scoperti gregari ed estorsori delle cosche. Secondo quanto riportato da "Il Messaggero", tra gli arrestati è presente anche Vito Nicastri, noto anche come "il re dell'eolico".

Il "Signore del vento", come lo aveva definito il "Financial Times" è finito in carcere con l'accusa di aver finanziato la latitanza di Matteo Messina Denaro, il padrino di Cosa Nostra imprendibile dal 1993. 

La Dia qualche anno fa aveva confiscato all'uomo beni per 1,3 miliardi di euro: questo era il valore delle 43 società di capitali utilizzate per gestire gli affari nel settore eolico.

Le dodici ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Gip di Palermo su richiesta della Dda (Direzione distrettuale antimafia). Ciò che ha dato vita all'operazione è stata un'inchiesta avviata nel 2014 che aveva come bersaglio esponenti delle famiglie di Vita e Salemi, considerati favoreggiatori di Messina Denaro. 

Le indagini sono state coordinate dal procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, e da Paolo Guido. 

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