Omicidio Thomas Bricca. Mattia Toson “abile tiratore con pistola, colpisce bersaglio anche da 30 metri”

Quarta udienza del processo, in aula sono stati mostrati 4 video registrati con il telefono di Mattia al poligono di Veroli

Esercitazioni al poligono di tiro

Poligono di Tiro

Ieri, 3 maggio 2024, presso la Corte d’Assise di Frosinone si è svolta la quarta udienza del processo per l’omicidio di Thomas Bricca, il 19enne di Alatri (Fr) ucciso da un colpo di pistola alla testa la sera del 30 gennaio 2023; il proiettile venne esploso da una distanza compresa tra i 17 e i 22 metri da due persone arrivate in sella a uno scooter ad Alatri. In Aula l’Audizione dei testi della pubblica accusa.

Gli imputati Mattia Toson e suo padre Roberto, accusati dell’omicidio, avevano molta dimestichezza con le armi al punto che Mattia era capace di sparare un colpo ogni secondo, per due serie di fila e di centrare sempre il bersaglio, da distanze variabili dai 13 ai 31 metri, mettendo in mostra “piena consapevolezza ed abilità nel maneggiare la pistola”. Lo ha testimoniato al processo il luogotenente dei carabinieri Gianluca Marchetti in servizio al Nucleo investigativo di Frosinone e istruttore di tiro militare.

Marchetti ha deposto nella quarta udienza del processo per la morte di Thomas Bricca, ucciso da un colpo di pistola alla testa mentre era con gli amici nella località Girone ad Alatri, in provincia di Frosinone. Un delitto del quale sono accusati i due Toson, padre e figlio, che avrebbero sparato per vendicarsi di due risse avvenute nei giorni precedenti con il gruppo di Thomas.

In Aula sono stati mostrati quattro video in cui padre e figlio sparano nel poligono di Veroli. Sono stati trovati nello smartphone di Mattia. Che non fosse un tiratore non occasionale lo ha evidenziato poi il titolare del poligono che ha dichiarato di aver registrato la presenza di Mattia 48 ore prima del delitto.

Successivamente è stata la volta di sei Carabinieri che parteciparono alle indagini: hanno esaminato le immagini delle telecamere di videosorveglianza la sera del delitto stabilendo l’ora precisa in cui lo scooter con due persone in sella arriva e riparte dal Girone. In quel momento i due Toson – hanno detto i testimoni – avevano i rispettivi cellulari spenti: sono tornati operativi, alcuni minuti l’uno dall’altro, alle 20.50 cioè un’ora dopo l’omicidio.

Per la prima volta hanno assistito all’udienza, anche se in video collegamento dalle carceri di Rebibbia e Velletri, i due imputati. Si torna in aula il 7 giugno prossimo, saranno ascoltate l’ex fidanzata di Mattia e la madre. (Agenzia Ansa)

Foto: Poligono di Tiro a 25 metri, immagine di repertorio