Ospedale Colleferro, il Tar accoglie l’istanza cautelare

Ulteriore passo avanti dopo il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, il Tar ha fissato udienza per il 15 dicembre

                                                                                    Riceviamo e pubblichiamo: 

Sono trascorsi cinque mesi da quando il comitato in difesa dell'Ospedale di Colleferro ha sospeso la protesta di presidio permanente contro la chiusura dei reparti ostetricia, ginecologia, pediatria e nido.  "Dopo la decisione, in quel caldo luglio 2015, anche da parte dei sindaci più riottosi – fanno sapere dal comitato – di intraprendere il ricorso al capo dello stato, siamo molto contenti dell'andamento del procedimento". 

A seguito del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica dell’agosto 2015, il Consiglio di Stato, con provvedimento depositato il 28.10.2015 (affare n. 1407/2015), ha invitato il Ministero della Sanità, la Regione Lazio e la ASL RMG a riferire puntualmente e con sollecitudine sulle singole censure e sull’istanza cautelare in modo da consentire la decisione di merito entro i tempi più ridotti possibili.  A seguito della opposizione formulata dal controinteressato Comune di Palestrina, il ricorso dei dieci Comuni è stato riassunto innanzi al Tar del Lazio, il quale ha accolto l’istanza cautelare e ha fissato l' udienza al 15 dicembre 2015. Sulla scorta di tale provvedimento, i dieci Comuni ricorrenti, tramite l’avv. Alberto Colabianchi del Foro di Roma, hanno diffidato il Commissario ad acta, la ASL RMG e la Regione Lazio a sospendere immediatamente le attività di accorpamento e spostamento delle unità di ostetricia/ginecologia e pediatria/neonatologia da Colleferro a Palestrina. Il prossimo appuntamento del procedimento amministrativo è fissato per il 15 dicembre.

"Questa decisione ci rende orgogliosi – proseguono i rappresentanti del comitato in difesa dell'Ospedale di Colleferro – e dimostra che la nostra protesta è stata fin dall'inizio fondata, nonostante da più parte ci veniva ripetuto che un ricorso al capo dello Stato fosse tardivo e non avrebbe risolto la questione. La notizia di questi giorni, invece, dimostra la bontà della scelta popolare, un mese di presidio e mobilitazione, senza mai fa calare l'attenzione, migliaia di firme raccolte e allegate al ricorso, tutto questo per restituire ai cittadini di Colleferro ciò che è stato tolto. Il pronunciamento del Tar rappresenta una prima vittoria per la città – proseguono dal comitato in difesa dell'Ospedale – ovviamente il ricorso dovevano presentarlo i sindaci, ma siamo sicuri che il nostro impegno e la nostra tenacia ha aiutato la parte politica nella scelta e nella decisione di opporsi all'atto aziendale della ASL RMG e della Regione".

Si attende ora la data del 15 dicembre per capire quale sarà l'esito, ma di fronte a questa decisione si può ben sperare per l'ospedale di Colleferro e per un territorio intero che era stato depauperato di un servizio essenziale, nonché del diritto alla salute. "Siamo contenti della nostra protesta – concludono dal comitato in difesa dell'ospedale di Colleferro – non molleremo mai la guardia e l'attenzione verso un patrimonio dei cittadini. Siamo certi che il presidio 24 ore su 24, le oltre 20 mila firme raccolte, le diverse manifestazioni che hanno aggregato tanti cittadini di Colleferro e dell'interno territorio, insieme al ricorso dei sindaci, anche di quelli che non credevano che saremmo giunti a questo risultato, sono la dimostrazione che le necessità del popolo sono sempre al primo posto".

Comitato in difesa dell'ospedale di Colleferro

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