Pezzotto addio? Da stasera in funzione la Piracy Shield

Arriva lo strumento anti “Pezzotto”. La Piracy Shield esordisce oggi e promette di bloccare il segnale agli utenti che guardano programmi trasmessi illegalmente

Utente guarda calcio al computer con il pezzotto

Esordisce stasera, in occasione degli incontri di Calcio di Serie A in programma, la Piracy Shield, il nuovo strumento di contrasto alla pirateria televisiva.

Tempi duri insomma per chi utilizza il cosiddetto “pezzotto” per guardare con pochi euro al mese, programmi, film ed eventi sportivi delle emittenti a pagamento.

Dopo uno slittamento di un mese e mezzo, la serata odierna segna l’avvento ufficiale della “Piracy Shield”, un baluardo contro l’illegalità.

Lo strumento è stato sviluppato per conto della Lega di Serie A, e messo a disposizione dell’Autorità Garante delle Comunicazioni (Agcom).

Questo strumento promette di intercettare i siti pirata che trasmettono i match della Serie A TIM, oscurandoli entro il tempo record di 30 minuti dalla segnalazione.

Il debutto di questa iniziativa cade in concomitanza con le gare di campionato di questo fine settimana, rappresentando un test cruciale per la sua efficacia.

La “Piracy Shield” rappresenta un salto tecnologico, con la sua infrastruttura all’avanguardia pronta a combattere la pirateria con una rapidità e un’efficacia senza precedenti.

L’occhio vigile della piattaforma si posa sul torbido mondo dell’IPTV, che diffonde illecitamente a milioni di spettatori contenuti senza possederne i diritti.

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio (TAR) ha recentemente sancito un verdetto che rafforza la legittimità dell’azione di Agcom, demolendo il ricorso presentato da Assoprovider e confermando il diritto dell’Agcom di disattivare i segnali illegali intercettati.

Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Lega Serie A, ha accolto con entusiasmo questa decisione, vedendo nella “Piracy Shield” un’arma legittima e potente contro la diffusione illecita dei contenuti sportivi.

La procedura di blocco è semplice ma efficace: durante la trasmissione di eventi sportivi, i detentori dei diritti possono segnalare a Piracy Shield i servizi pirata da oscurare.

Saranno poi gli Internet Service Provider a ricevere l’allarme e a procedere con l’oscuramento dei siti illeciti entro 30 minuti.

Agcom ha preparato anche un messaggio per gli utenti che tentano di accedere a contenuti illegali, indirizzandoli verso una pagina che segnala il blocco dell’autorità.

La portata dell’iniziativa è notevole, con una capacità di gestire circa 750 segnalazioni ogni mezzo’ora, sfidando anche l’uso delle VPN.

Un recente studio di Ipsos per Fapav evidenzia un preoccupante aumento della pirateria, soprattutto nello sport, sottolineando l’urgenza di interventi efficaci come quello di “Piracy Shield”.

Le conseguenze per chi trasmette illecitamente i contenuti senza averne i diritti sono severe: multe salate fino a 15.000 euro e rischio di condanne penali per i trasgressori, con sanzioni che colpiscono anche gli utenti finali, con multe fino a 5.000 euro.

In questo scenario, la “Piracy Shield” prova a essere uno strumento efficace per il contrasto al fenomeno, promettendo di restituire al mondo dello sport e dell’intrattenimento la giustizia e l’integrità che meritano.