Pomezia, prostituzione: ordinanza che ha solo anticipato la pausa pranzo

Ormai le multe con giorno e ora servono solo ai protettori per controllare se le proprie donnine sono sul posto di lavoro

L'ordinanza emessa per arginare il fenomeno della prostituzione nel comune di Pomezia, è solo un deterrente sull'orario della pausa pranzo per le meritrici, il passaggio delle auto della Polizia Locale predisposte al controllo provoca infatti l'anticipo della pausa pranzo o il brunch delle "persone con la responsabilità sociale trascurata", che non hanno avuto il tempo di consumare la colazione e arrivare in tempo sul posto di lavoro. Il controllo e il sanzionamento rimangono fine a sé stessi, perché nessuno pagherà mai l'ammenda. La cittadinanza chiede di andare oltre o integrare  l' ordinanza, con la repressione e un presidio fisso, oppure un distaccamento del corpo della Polizia Locale nel quartiere, perché è evidente che emessa la sanzione, nulla cambia e tutto riprende come sempre, nello stesso punto, sulla stessa sedia.

Questo è un dato di fatto e non solo un'esternazione dei residenti o dei pendolari esasperati, ormai le multe servono solo ai protettori per controllare se le proprie donnine sono sul posto di lavoro, con tanto di giorno e ora. Se l'ordinanza aveva l'obiettivo di combattere la mercificazione del corpo e debellarne il fenomeno, riteniamo allora che ha della pagliacciata, Tutti chiedono a gran voce un presidio fisso della Polizia Locale, se non un distaccamento nel quartiere, per far si che la popolazione o i pendolari si sentano meno abbandonati dalle istituzioni, perché la sensazione è che questo territorio stia diventando terra di nessuno.

Pomezia, Scuola primaria intitolata a De André con prostituta annessa

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