Procreazione medicalmente assistita, nel Lazio potrà essere praticata dalle donne fino a 46 anni

Ora è possibile per una donna che superi i 43 anni l’accesso alle strutture pubbliche pagando solo il ticket

Una donna che si rivolge a due medici

Da oggi, 4 febbraio 2023, nel Lazio, la procreazione medicalmente assistita (Pma) potrà essere praticata dalle donne fino a 46 anni. Nel pomeriggio, infatti, l’assessore regionale alla sanità, Alessio D’Amato, ha firmato la delibera che porta il limite di accesso nelle strutture pubbliche da 43 a 46 anni.

“Un ottimo risultato – ha commentato la ginecologa Laura Anelli, candidata della Lista Civica D’Amato presidente – perché dopo i 43 anni alle donne che desideravano una gravidanza si aprivano le porte dei centri privati. Ora è possibile l’accesso alle strutture pubbliche pagando solo il ticket”. (Fde/ Dire)

Eleonora Mattia

“Sono molte coloro che a causa di problemi di salute si rivolgono alla tecnologia nella speranza di coronare il sogno di genitorialità”, ha dichiarato la consigliera regionale dem Eleonora Mattia. “La Pma è una possibilità, non necessariamente adatta a tutte né l’unica possibile, ma con questa norma abbiamo voluto con coraggio prendere parola sul tema a tutela del principio di uguaglianza nell’accesso alle cure e di rimozione degli ostacoli alla piena realizzazione della persona“, prosegue la Presidente IX Commissione della Regione Lazio.

Stop ai viaggi fuori Regione o verso strutture private

Con questa norma “abbiamo voluto mettere un freno agli inaccettabili ‘viaggi’ fuori Regione o semplicemente verso le strutture private, nel segno del rispetto della consapevolezza e della libera scelte delle donne e delle famiglie. In Italia, secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute sono 14.162 i bambini e le bambine nati nel 2019 grazie alle tecniche di procreazione medicalmente assistita, con mamme la cui età continua a crescere”, ha spiegato Mattia.