Profumo di Palio ad Artena. L’invito del Presidente Alberto Riccitelli

“Venite al Palio perché è la manifestazione più bella alla quale potete assistere”

Profumo di Palio. La più coinvolgente manifestazione turistica, tradizionale, culturale di Artena, il Palio delle Contrade sta per iniziare. A partire da sabato 5 agosto all’interno del meraviglioso parco della Villa Borghese di Artena, contornato da stand enogastronomici realizzati dai contradaioli al fine di poter degustare i cibi tipici della tradizione artenese, il Palio delle Contrade di Artena: amore per il territorio, per la storia, per le vicende, per i personaggi che hanno animato la vita di questa stupenda città nel corso dei secoli, che ancora va a passo di mulo. Per nove giorni di agosto, dunque, è garantito lo spettacolo e la gastronomia.

Ogni sera sono previsti giochi diversi per l’assegnazione di punti, ma tutto comincerà con la bella e sfavillante sfilata storica con i rappresentanti nobili e popolani con oltre mille persone e animali tra muli, asini, cavalli e mucche, che partirà dalla piazza della Vittoria, per arrivare fino al parco di Villa Borghese. Nei giorni successivi, le dieci contrade si contenderanno la vittoria disputando 21 giochi popolari: corsa con la carrettella, canzone in dialetto, staffetta maschile e femminile, sardamontone, tiro alla fune, corsa con il cerchio, salto della corda maschile e femminile, corsa con la botte, battitura del grano, taglio del tronco, poesia in dialetto, corsa con la conca, corsa con il sacco, percorso del contadino, tiro con l’arco, gioco del brigante, tiro con la fionda, quintana storica, corsa con il somaro.

Dopo aver conosciuto le dieci contrade e dopo la tradizionale cena Barocca che apre ufficialmente il Palio è il tempo di ascoltare il messaggio e l’invito del Presidente dell’Ente Palio, Alberto Riccitelli:  

Quello di quest’anno che Palio sarà?

“Me la fanno in tanti questa domanda. Sono convinto che sarà un grande Palio per l’impegno delle contrade, negli allenamenti, nell’allestimento, nella voglia di fare il Palio. Non posso garantire che sarà il migliore Palio della storia, ma posso promettere che ci sarà l’impegno, ci sarà la fatica, ci sarà il sudore affinché sia il più grande Palio mai realizzato. Tutti, ognuno per il proprio compito, hanno il dovere e il piacere di impegnarsi, di collaborare, affinché questa manifestazione anno dopo anno cresca sempre più e diventi un bel biglietto da visita per noi come associazione e per Artena come comunità intera”.  

Le novità del 26° Palio?

“Ogni Palio ha la sua storia. La manifestazione in questi 26 anni è cresciuta anno per anno attraverso un investimento su se stesso, ed è quello che noi stiamo cercando di fare anche quest’anno: migliorando l’aspetto dei giochi, l’accessibilità alle strutture del Palio, migliorare la pubblicizzazione della manifestazione per attirare molti più spettatori e fruitori degli stand gastronomici. La novità di quest’anno sarà lo schermo gigante dove scorreranno video, notizie, classifiche aggiornate in modo da coinvolgere maggiormente sempre più i nostri ospiti”.

Il Gonfalone di quest’anno è dedicato ai giovani, Giovani = Speranza. Quale messaggio vuole lanciare ai giovani?

“Il Palio nel compimento del venticinquesimo anno e, in continuazione, il lavoro di quest’anno sta dimostrando che il seme piantato tanti anni fa da chi ha creato, gestito e organizzato il Palio, è cresciuto e ha trovato terreno fertile nel quale crescere. Ne sono la dimostrazione i Presidenti, i capitani di contrada, i membri degli staff, ragazzi con la voglia di impegnarsi, mettersi in gioco, tralasciano impegni personali per dedicarsi alla manifestazione, che ha bisogno dell’aiuto di tutti. Sono il Presidente più giovane della storia del Palio, affiancato da tanti capitani e tanti Presidenti che dimostrano ancora una volta che le nuove generazioni se, stimolate nella maniera giusta, coinvolte nella maniera giusta, non sono mai un problema ma una grande risorsa che può dare tanto al nostro paese”.

Il messaggio per le contrade?

“Come ripeto in tutte le occasioni: capiscano che il Palio è un gioco e tale deve restare. Un gioco nel quale ci si scontra in maniera corretta, sana, sportiva, ma soprattutto ci si incontra nella gestione della manifestazione. Le contrade, da sempre, sono l’anima del Palio; devono restare le protagoniste di questa manifestazione, tutte presenti nessuna esclusa. Quest’anno sarà un’edizione particolare perché una delle dieci contrade, per i noti fatti luttuosi, non parteciperà, la via Giulianello. Alla contrada e alle famiglie mando il mio messaggio di vicinanza, il nostro rispetto e la nostra voglia di testimoniare la loro importanza per la famiglia Palio”.

Quale invito lancia all’Amministrazione Comunale?

“Di stare il più vicino possibile al Palio, chiunque sia il Presidente, chiunque siano i responsabili di contrada, perché questa manifestazione rappresenta il fiore all’occhiello di tutte quelle di Artena: raccoglie tutte le contrade e tutte le fasce di età. Se l’Amministrazione dimostra vicinanza al Palio non ne può che beneficiare la città di Artena, il Palio stesso: attraverso una crescita condivisa, delle idee programmate di comune accordo, degli investimenti che si possono fare insieme. Nello specifico se dovessi esprimere un desiderio: vorrei che l’anno prossimo ci portasse il lavoro definitivo in Villa per quanto riguarda i terrazzamenti, che permetterebbero alle contrade di risparmiare una marea di lavoro, di soldi, di lavorare in sicurezza, ma ci permetterebbe anche di offrire scenograficamente uno spettacolo migliore”.  

Il messaggio ai Presidenti di contrada?

“Con i Presidenti, alcuni non li conoscevo, è nato un rapporto di rispetto e stima reciproca, fatto anche di scontri, discussioni forti, ma sempre volte al miglioramento della manifestazione e al puntare sempre più in alto. I Presidenti sono persone amiche, ai quali chiedo moltissimo durante il corso dell’anno: li sollecito quotidianamente a essere ancora più presenti, più impegnati. Sono le persone che hanno più a cuore questa manifestazione, perché oltre a gestire la propria contrada hanno l’impegno di organizzare, al mio fianco, una manifestazione che ha bisogno di impegno costante nel corso dell’anno. Ho la fortuna di avere vicino a me amici, non Presidenti, che nel corso di questi mesi hanno voluto lavorare e collaborare insieme a noi. A loro e a tutti i Presidenti va il mio grazie”.

Pensa di rinnovare alcuni giochi e inserirne alcuni per i bambini?

“C’era la volontà di farlo lo scorso anno e si pensa di farlo per il prossimo. Non è facile perché gli spazi così strutturati sono densi e fitti e coprono perfettamente tutto l’arco della manifestazione. Ciò non esclude che, insieme ai capitani e Presidenti, potremmo rivedere i giochi per migliorarli o sostituirli. Se posso esprimere un auspicio: mi piacerebbe introdurre un gioco che metta a confronto due generazioni, per dimostrare che il Palio è unione, per tutti, nessuno escluso”.

L’invito ai lettori?

“Venite al Palio perché è la manifestazione più bella alla quale potete assistere. Il Palio è storia, cultura, gastronomia, è vivere immersi in un parco di verde pubblico meraviglioso. Il Palio è socialità, stare insieme. Passare una serata d’estate diversa dal solito. E’ il Palio, c’è poco altro da aggiungere”.

“Ho accolto questo mandato da Presidente con grande entusiasmo, credendo fermamente in questa manifestazione. Ho avuto il piacere di seguirla nel corso dei miei anni da Assessore e oggi ho il piacere di gestirla: standoci sempre più immerso capisco la grandezza di questa manifestazione, il suo rappresentare a pieno la nostra comunità, la nostra cultura. Un Presidente, dell’Ente o di contrada, da solo non va da nessuna parte; dobbiamo capire che ognuno di noi rappresenta un tassello piccolo di un grande mosaico, nel quale tutti devono collaborare e metterci passione, lavoro, fatica e sudore affinché questa manifestazione cresca in maniera ancora più esponenziale”.   

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