Regione Lazio, sindaco di Frosinone Ottaviani candidato alla presidenza?

Nicola Ottaviani: “Fa piacere che il modello Frosinone sia seguito da mezza Italia, che trovi un riscontro positivo”

"Fa piacere che il modello Frosinone sia seguito da mezza Italia, che trovi un riscontro positivo. Ma per lo statuto della Regione Lazio io sono ineleggibile" a presidente della Regione Lazio. A parlare è Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone, indicato per mesi come possibile candidato per il centrodestra in vista delle elezioni regionali del prossimo 4 marzo. Per farlo, quindi, dovrebbe dimettersi da sindaco, come fece Antonello Iannarilli che lasciò la carica di presidente della Provincia di Frosinone per candidarsi alle regionali del 2013. Della sua candidatura si è parlato molto nei mesi scorsi e anzi "anche ora a livello nazionale c'è chi ci punta", spiega con orgoglio all'agenzia Dire. Che si tramuta in dispiacere quando ricorda il motivo per cui non potrà essere lui il rivale del candidato del centrosinistra Nicola Zingaretti: "Mentre negli statuti delle altre regioni è possibile, in quello della Regione Lazio non lo è – sottolinea Ottaviani- E fu una norma nata ai tempi di Veltroni. E che ha profili di illegittimità".

Davanti ad una eventuale scelta, il primo cittadino di Frosinone non avrebbe dubbi: "Avendo ricevuto da poco un mandato con il 57% voti al primo turno sarebbe difficile giustificarsi. Dei costituzionalisti hanno studiato la vicenda, si pongono profili marcati di illegittimità costituzionali". A livello nazionale "tanti stavano puntando su questa candidatura- ammette- A livello nazionale, ancora adesso più di alcuno lo dice. Ho dovuto rispondere che nella scelta tra la battaglia davanti alla Corte Costituzionale e la lotta per il territorio, per lealtà continuo con quest'ultima". Notizia hanno fatto le primarie libere vinte da Ottaviani per le elezioni a sindaco di Frosinone: "Le nostre primarie hanno avuto una affluenza maggiore rispetto a quella per la candidatura di Luigi Di Maio a candidato premier", sottolinea con orgoglio.

Da 'spettatore' forzato, a proposito dell'ipotesi di candidatura per il centrodestra del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, Ottaviani commenta: "In entrambi gli schieramenti politici ancora una volta è stata data una scarsa importanza al profilo dei programmi di sviluppo per il territorio da presentare agli elettori, nella convinzione errata che oggi la politica sia un problema di leadership e non di contenuti effettivi". E "Ci si dimentica del fatto, ad esempio, che le regionali del Lazio rappresentano l'ultimo treno da prendere, per integrare il tessuto del Comune di Roma con quella che doveva e dovrebbe essere, anche per il futuro, l'area metropolitana romana dalla quale non possono rimanere estranei gli altri capoluoghi del Lazio. In altri termini, Parigi, Londra e Berlino hanno coltivato negli anni aree metropolitane oltre 100 km di raggio dalla city, attraverso moderni e riqualificati sistemi di trasporto regionale. Tanto è, che in appena 30 minuti nelle altre capitali europee è possibile trasferirsi dalla periferia al centro e viceversa, decongestionando da un lato, le aree metropolitane in senso stretto, e favorendo dall'altro lo sviluppo delle città in periferia". È proprio "su argomenti come questo, sarebbe opportuno incentrare non solo il dibattito ma i precisi impegni che dovranno essere assunti a primavera da una classe dirigente che deve ripensare anche e soprattutto alla propria dimensione di managerialità sociale".

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