Ricordando lo Shoah nel giorno della memoria

Ad Artena è stata commemorata insieme alle scuole

Bisogna dare atto all’attuale Amministrazione di Artena  di aver saputo commemorare nel migliore dei modi il ‘Giorno della memoria’. Infatti, l’Ass. alla Cultura Alessandra Bucci e il Sindaco Dott. Felicetto Angelini, grazie alla collaborazione del Centro Anziani, del coordinatore Vito Notarfonso, del Cav. Giuseppe Bucci, del membro della comunità ebraica e dell’Aned  Andrea Di Veroli, ma soprattutto grazie agli studenti delle terze medie degli istituti De Gasperi  e Serangeli e loro professori, hanno ricordato, il 27 gennaio, nell’ex Granaio Borghese, i milioni di Ebrei uccisi nei campi di sterminio durante la seconda guerra mondiale. Il primo cittadino ha posto l’accento sull’importanza del rispetto verso se stessi e verso gli altri, di qualunque colore politico o religione essi siano. Le tragedie della Shoah e delle Foibe non devono più accadere. Il terrorismo lo possiamo combattere arricchendo la nostra cultura giorno per giorno, questo è il compito demandato ai giovani del domani. L’Ass. Bucci ha ringraziato i convenuti tra cui le rappresentanti dell’UNITRE , lo storico Vittorio Begliuti, il presidente Antonio Panici, quindi anch’essa si è rivolta agli studenti  confermando di premiare gli autori dei temi migliori svolti sulla shoah. Invitato per il secondo anno consecutivo  A. Di Veroli si è complimentato con l’Amministrazione, quindi ha ricordato il tragico calvario dei deportati, non solo Ebrei, ma comunisti, zingari, omosessuali, neri, oppositori del regime.

L’infamia più grave commessa dalle SS e dai fascisti è stata quella di aver messo gli uomini, l’uno contro l’altro. Gli Ebrei italiani che avevano combattuto per la patria durante le guerre di indipendenza e la prima guerra mondiale sono stati venduti ai nazisti per 5.000 lire, tanto valeva la loro vita. Il 25 settembre 1943 quando Kappler ricevette l’ordine di rastrellare il ghetto di Roma soprassedette convincendo la comunità ebraica a consegnargli entro 36 ore 50 kg. di oro, poi il 7 ottobre fece deportare 2.500 carabinieri per ‘avere le mani libere’, quindi il 16 ottobre, alle cinque di mattina, fece rastrellare 1023 ebrei , tra cui neonati, malati, vecchi. Suo nonno, Giulio Amati, essendo di Genzano non era nell’elenco dei residenti e fu risparmiato la mattina del 16, ma il 1° febbraio fu venduto per 5.000 lire da un suo amico. Fu catturato insieme alla figlia di 5 anni e torturato davanti ai suoi occhi, per fortuna riuscì a salvarla, ma egli morì ad Auschwitz.

Dopo questa ‘forte’ testimonianza,  immagini tremende sono state proiettate, commentate da Notarfonso. Attraverso le foto scattate al Museo della Memoria di Cracovia i presenti hanno visto gli orrori perpetrati nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau: dopo un viaggio di 8-9 giorni senza acqua, né cibo, stipati in 90 nei vagoni bestiame piombati, arrivavano al campo stremati (chi non moriva prima); venivano subito divisi in due file (chi doveva morire nelle camere a gas e chi doveva lavorare). Si dormiva in baracche su esigui nudi tavolacci in dieci; i laureati venivano giudicati da un tribunale farsa ed uccisi. I prossimi alla fine venivano messi nelle camere a gas, quindi nei forni che erano sempre accesi, giorno e notte. Il cav. Bucci ha ricordato Cesare Liberati, l’unico artenese, ritornato da Mauthausen dove vi è rimasto dal ’44 al ’45, morto tre anni fa, addetto a trasportare i cadaveri ai forni crematori. Ambra Cipriani e Franco Palone hanno recitato due loro stupende poesie: “A Sarah…Sami…Lea” e “Ho visto”. Il  27 gennaio è stato scelto come giorno della memoria perché  ricorda la data in cui, nel 1945, le truppe sovietiche entrarono nel campo di Auschwitz  ed alcuni studenti lo hanno riportato nei loro temi insieme a tante altre riflessioni significative. L’evento si è concluso con la consegna di una targa ad Andrea Di Veroli. Altre manifestazioni si susseguiranno fino a mercoledì 10 febbraio  per ricordare le vittime dell’olocausto, delle foibe e del bombardamento dei fratini il 31 gennaio 1944.

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